Arco, molotov contro l'auto della polizia locale

L'acronimo Acab scritto sul muro e a terra fa pensare a un attentato anarchico



ARCO. Porta la firma degli anarchici l'atto vandalico perpetrato l'altra notte contro la Polizia locale. Ignoti hanno tentato di incendiare un'Alfa 147 in dotazione al corpo lanciandole contro tre molotov. Non riuscendo nell'intento, hanno tagliato le gomme e danneggiato cofano e lampeggianti. Nei pressi dell'auto, parcheggiata davanti alla sede arcense della Polizia, con lo spray hanno scritto ACAB sul muro e a terra.

L'acronimo è uno dei simboli dietro i quali si cela una delle frange del movimento anarchico. Significa «All Cops are Bastards» (in italiano «tutti i poliziotti sono bastardi») ed è la prima volta che compare dalle nostre parti. Qualcuno sospetta che le scritte, anche sotto il profilo dell'insita minaccia, non valgano la vernice con cui il Comune s'è affrettato a coprirle, ma i carabinieri di Riva, che indagano sul fatto, stanno seguendo anche la pista dei movimenti sovversivi che negli ultimi anni hanno tenuto alta la tensione delle forze dell'ordine soprattutto a Rovereto e a Trento.

Anche di bottiglie molotov nell'Alto Garda se ne sono viste poche. Delle tre lanciate contro l'Alfa (riempite di benzina e con stoppino di carta) solo una ha fatto centro e infiammato uno dei pneumatici anteriori, che bruciando ha annerito i vetri e cotto la vernice della fiancata sinistra del mezzo. Non contenti del risultato, i teppisti sono saliti sul cofano e saltando lo hanno deformato. Infine se la sono presa con le luci lampeggianti collocate sul tettuccio. Non sono riusciti a bruciarla, ma per riparare l'Alfa 147 serviranno alcune migliaia di euro.

Il fatto, del quale non ci sono testimoni, dev'essere successo dopo le 1.30 di ieri. Ad accorgersene verso le 4 è stata la pattuglia dei carabinieri in servizio notturno. Il fuoco era già spento e dei responsabili non c'era traccia, salvo le due bottigliette incendiarie inesplose ed i frammenti di quella andata a segno. Gli inquirenti, che stanno vagliando tutti gli elementi, tra cui i filmati delle telecamere piazzate in zona, si chiedono se la Polizia locale sia il vero bersaglio o se l'atto sia da mettere in relazione con la recente operazione antidroga in cui è coinvolto il centro sociale di Dro.













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