Arco ancora mondiale nell’arrampicata

Nel 2015 i migliori giovani duelleranno sulle pareti artificiali del Climbing Stadium. La soddisfazione del presidente Marchi


di Gianluca Marcolini


ARCO. Missione compiuta. La delegazione arcense, partita alla volta di Shanghai per la conquista dei mondiali giovanili di arrampicata del 2015, tornerà a casa, martedì prossimo, con la valigia appesantita ed impreziosita dai due milioni di euro che vale l'assegnazione della manifestazione iridata. Ad annunciare la vittoria sono stati, ieri mattina direttamente dalla Cina, il direttore tecnico di Rock Master Angelo Seneci, il presidente di Amsa Stefano Tamburini e l'assessore comunale Roberto Bresciani subito dopo l'ufficializzazione da parte dell'assemblea plenaria della federazione internazionale. Telefonate, sms ed email hanno subito raggiunto l'Italia. Grande la soddisfazione di Albino Marchi. «E' una vittoria di tutto l'alto Garda e del Trentino – ha commentato il patron dell'arrampicata sportiva – che consentirà di valorizzare come non mai il nostro territorio e il suo ambiente. I mondiali giovanili sono persino più efficaci dal punto di vista della promozione rispetto alla rassegna assoluta: i ragazzi che verranno a gareggiare rappresentano un investimento dalle prospettive più lunghe perché i giovani di oggi sono i turisti di domani. Spero che chi si è speso in nostro favore faccia seguire i fatti alle parole. L'esperienza dei mondiali ci servirà per capire dove e come apportare alcuni correttivi. Dal punto di vista logistico non serviranno grandi interventi. Anzi, rispetto al 2011 avremo in più il centro giovani che ci permetterà di creare un'area sportiva che non ha pari nel mondo». Tanta anche la gioia del sindaco Paolo Mattei e dell'assessore allo sport Renato Veronesi. «Caro Roberto – ha scritto il primo cittadino rispondendo all'email del suo assessore Bresciani che gli annunciava la vittoria – un altro grande successo di Arco, del Trentino, ma soprattutto delle persone coinvolte. A nome dell'amministrazione estendi a tutta la delegazione presente le mie più sincere felicitazioni. Avanti tutta a falesie, passerelle, ciclopedonali, e tutto ciò che valorizza la nostra inimitabile bellezza: Un dono della natura che dobbiamo valorizzare sempre di più». A quanto sembra la candidatura di Arco non ha avuto rivali. Le possibili alternative, infatti, si sono dileguate di fronte ad una sconfitta pressoché certa. Da indiscrezioni raccolte da Angelo Seneci tra i delegati, pare che altre località europee abbiano rinunciato a presentare la loro candidatura per non competere con chi nel 2009 aveva battuto Parigi e Mosca per i mondiali 2011. In favore degli arcensi ha pure giocato il fatto che il mondiale giovanile del 2015 metterà in palio per la prima volta il titolo nel boulder (l’arrampicata senza corda) e il Climbing Stadium di Prabi è una delle poche strutture che permette lo svolgimento delle tre diverse discipline (Lead, Speed, Boulder) nello stesso luogo. La competizione avrà un costo presunto di circa mezzo milione di euro e un ritorno, già nei giorni della gara, che gli stessi organizzatori hanno stimato in circa 2 milioni di euro tra indotto portato dagli atleti e dagli accompagnatori (un migliaio i primi, circa 300 i secondi) che alloggeranno nelle varie strutture. Poi bisogna aggiungerci un centinaio di giornalisti e fotografi e i 4000 spettatori preventivabili per ognuno dei due week end di gara, per un totale che andrà dalle 16 mila alle 18 mila presenze.

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