Archiviazione per "Tim Prime go", il Centro consumatori critica il Garante
Telefonia, dal 15 giugno a molti utenti è stata attivata l'offerta senza alcun consenso preventivo, ma non sono state rilevate scorrettezze. Per disattivare l'offerta è necessario cambiare il proprio piano tariffario
TRENTO. Sono stati molti i consumatori trentini che vedendo diminuire il credito della propria sim ricaricabile Tim si sono rivolti al Centro tutela consumatori di Trento (Crtcu) per avere chiarezza. Si trattava di addebiti per il servizio Tim Prime go che talvolta, facendo inconsapevolmente diminuire il credito residuo, hanno anche impedito il rinnovo dell’offerta prevista per il piano tariffario, provocando disguidi agli utenti.
A marzo di quest'anno, Tim aveva annunciato l'attivazione dell'offerta Tim Prime, la quale includeva vari servizi, a tutti gli utenti in possesso di scheda ricaricabile, il tutto al costo di 49 centesimi a settimana a partire dal 10 aprile. Il Centro tutela consumatori ha da subito segnalato la pratica commerciale, a suo modo di vedere scorretta, all'Autorità garante e in seguito all'apertura del relativo procedimento, Tim aveva deciso di sospendere l'attivazione l'offerta.
Successivamente, però, ha ben pensato di attivare un altro servizio dal 15 giugno, questa volta denominato Tim Prime go. L'unica grande differenza tra i due servizi, sempre secondo il Crtcu, sta nel fatto che per la prima offerta i servizi venivano attivati automaticamente, mentre per la seconda è necessario attivare autonomamente i singoli servizi. Ovviamente, però, gli addebiti avvengono a prescindere.
"Tale offerta - comunica in una nota il Crtcu - è stata presentata come una variazione del piano tariffario, ma a nostro giudizio non è altro che l'attivazione di un servizio aggiuntivo il cui costo settimanale è di 49 centesimi a settimana. Questo è stato prontamente segnalato, soprattutto perché non risultava chiaro a chi sarebbe stata attivata l'offerta, in quanto pareva venissero “estratti i fortunati”, ma successivamente si è rivelato che è stata attivata quantomeno alla maggior parte degli utenti. L'Autorità, però, ritenendo corretta la procedura di attivazione, in data 27 luglio ha deciso di archiviare la pratica, in quanto si tratta di un mero repricing e non dell'attivazione di servizi aggiuntivi".
Una decisione che secondo il Centro tutela consumatori è "discutibile". "A tutti gli utenti - conclude il Crtcu - non interessati a tale servizio non resta altro che chiamare il 409162 e passare ad un altro piano tariffario".