INDUSTRIA

Aquafil rinuncia al contributo della Provincia

Bonazzi furioso con i sindacati: "Hanno strumentalizzato l'accordo"



TRENTO. Giulio Bonazzi, proprietario e ad del gruppo Aquafil, ha comunicato ieri la clamorosa decisione di rinunciare al contributo provinciale per un progetto di ricerca di 700.000 euro complessivi fino al 2020. La decisione di Bonazzi, ufficializzata ieri in una conferenza stampa nella sede di Confindustria, è frutto dello scontro con le sigle sindacali Cgil e Uil, accusate di aver strumentalizzato la vicenda per una guerra di tessere. Ma Bonazzi ha avuto parole dure anche nei confronti della Provincia: "Di fronte all'atteggiamento dei sindacati, i tecnici provinciali non hanno speso una parola per riportare il confronto sul tema vero, quello del progetto di ricerca". Di seguito il comunicato integrale di Aquafil.

"In seguito all’esito dell’incontro dello scorso 26 agosto per l’accordo negoziale relativo a un importante progetto di ricerca di Aquafil Spa, ammesso al finanziamento sulla LP 6/1999, l’azienda - si legge nella nota - comunica la decisione irrevocabile di rinunciare al finanziamento provinciale".

"L’incontro in questione era stato convocato, come previsto dalla procedura negoziale della legge provinciale, per la sottoscrizione di un accordo di natura sindacale tra azienda, rappresentanti dei lavoratori e Provincia. L’esito è noto – in quanto ampiamente riportato sulla stampa locale – e l'incontro si è risolto con l’inspiegabile rifiuto delle sigle sindacali presenti (Cgil e Uil) di firmare l’accordo".

"L’azienda - prosegue la nota - è sconcertata di fronte al comportamento di una parte delle Organizzazioni Sindacali, che hanno per giunta abbandonato l’incontro sottraendosi al confronto in maniera sbrigativa, e dalle successive dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa. È altresì sconcertata dal fatto che - finché il confronto si è potuto svolgere - nessuna sigla sindacale abbia chiesto che venisse illustrato il progetto di ricerca oggetto della procedura negoziale".

"Questo invece - è il caso di puntualizzare - è il mandato che la legge provinciale affida alle Parti nell’ambito della procedura. L’impressione, che è anche una certezza, è che l’occasione della procedura negoziale per il progetto di ricerca sia stata strumentalizzata dal Sindacato per fini diversi e, in particolare, per mettere in discussione l'accordo siglato con l’azienda lo scorso 6 dicembre".

"Anche di recente abbiamo assistito in altre importanti aziende trentine a strumentalizzazioni analoghe, frutto anche di lotte intestine al Sindacato. A farne le spese, però, sono le aziende e i loro lavoratori. Aquafil ritiene non sussistano più le condizioni per proseguire con la domanda di finanziamento del progetto di ricerca – peraltro già avviato e che procederà senza i contributi provinciali – facendo decadere, di conseguenza, la necessità di sottoscrivere l’accordo con la Provincia e con i Sindacati".

"I Sindacati - continua il comunicato di Aquafil - si assumono pertanto la responsabilità di fare venire a mancare ai lavoratori l’opportunità di un impegno formalizzato di stabilizzazione dell’occupazione fino al 2020, come avrebbe previsto l'accordo. Garantire l’occupazione per i prossimi cinque anni, in un momento in cui la maggior parte delle aziende naviga ancora a vista e non si spinge a fare piani oltre il brevissimo periodo, è in assoluto un impegno importante e coraggioso. Un impegno che Aquafil era pronta ad assumersi con convinzione e con senso di responsabilità".

"L’azienda, del resto, negli ultimi anni ha già dimostrato in più occasioni di credere nel Trentino, con piani di investimento che - anche di recente - hanno incrementato l’occupazione locale e trasferito in provincia attività prima svolte all’estero. A questo punto Aquafil si riserva per il futuro di rivedere i propri piani di investimento in Trentino, pur nel rispetto degli impegni già assunti. Non si può evitare di esprimere un senso di rammarico - conclude la nota - nel constatare che parti del sistema locale, anziché supportare chi crea occupazione e benessere per il territorio, ne ostacolino strumentalmente lo sviluppo".













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