Aprono i mercatini e la città si «blinda» 

Decine di barriere di cemento piazzate nelle vie d’accesso alle piazze del Natale contro il rischio di attentati con i camion


di Gianpaolo Tessari


TRENTO. Si era detto che ci saremmo dovuti abituare. Che convivere con la minaccia del terrorismo finirà per diventare una sorta di consuetudine. Ma vedere il centro storico della città letteralmente blindato da decine di barriere in cemento no, non è ancora una abitudine. E’ una vista che fa impressione. Eppure da oggi, e per tutta la durata della kermesse natalizua dei mercatini, Trento è potenzialmente un obiettivo di chi colpisce dove si riunisce tanta gente in poco spazio: e le bancarelle con addobbi e regali sono un bersaglio facile, all’aperto.

L’Isis ha sdoganato camion e furgoni come mezzi in grado di portare terrore e morte senza la necessità di sofisticate programmazioni. E se lo scorso inverno questa modo di agire era una sorta di, terribile, novità quest’anno è una metodologia collaudata e che spaventa. Ecco perché ai prefetti di tutta Italia è stato raccomandato da parte del ministro dell’Interno Minniti di mettere in atto tutte le possibili forme di contrasto a questo genere di attacco terroristico. E il commissario del Governo Pasquale Gioffrè, non poteva certo (e chi si sentirebbe di farlo al suo posto?) prendere sottogamba il rischio. Ecco allora che nell’ultimo Comitato per la sicurezza, quello che mette assieme vertici politici e forze dell’ordine, si è deciso di potenziare il dispositivo che era stato messo in strada, in forma molto più contenuta, l’inverno scorso e poi alle Vigiliane.

Di fatto sono state blindate le vie di accesso alle due piazze che ospitano il mercatino: in via San Giovanni Bosco le barriere si sono moltiplicate, in una triplice corona, con un’espansione a chiudere il lato verso le scuole Crispi. Il fatto che siano state verniciate di bianco non basta ad ingentilire un impatto francamente raggelante. In quella zona a ridosso della Curia, come altrove, è stato scelto di piazzare gli ostacoli a zig- zag, in modo da impedire ad un ipotetico terrorista di lanciare il mezzo ad alta velocità, senza tuttavia precludere il passaggio ai veicoli di soccorso o agli stessi espositori del mercatino.

Sul lato di via Santa Croce la protezione è la stessa dello scorso inverno, con gli ostacoli che vennero poi mitigati alla vista con dei rami di pino. La novità è che le barriere ieri sono apparse anche in via Galilei ed in via Santa Trinità per impedire che le bancarelle del mercato possano entrare nel mirino di un potenziale attentatore al volante che scegliesse di avvicinarsi in modo meno diretto. Ma il risultato su certe vie del centro è anche quello di metterle in una situazione di ulteriore isolamento anche se l’accesso, molto lento, è tutt’ora possibile.

Altre barriere in via del Simonino, di fronte a piazza Battisti, sede a sua volta del comparto gastronomico del Natale. Sulla stessa via due, orrende, fioriere di cemento come ostacolo preventivo. Sul lato che guarda la piazza da galleria dei Legionari un’altra new jersey. La foto di questa pagina, quella con l’albero di Natale di via Santa Trinità e sullo sfondo le barriere, sintetizza la tristezza di tempi davvero molto difficili.













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