Antonio l’europeo ammazzato dal terrorismo
Il dolore di un intero Paese per Megalizzi ucciso a due passi dal mercatino di Natale
TRENTO. «Antonio l’europeo» «Antonio, un pezzo di cielo sceso in terra e ora vi torna», «Antonio è un mega, un soprannome che dice tutto di lui: una persona speciale». Antonio Megalizzi era un ragazzo di 29 anni, un reporter che amava l’Europa e la vita e che ha trovato la morte a Strasburgo, a pochi passi dal mercatino di Natale. Colpito da un proiettile sparato da Cherif Chekatt, la sera dell’11 dicembre, Antonio è morto il 14 dopo una lunga agonia. Vittima del terrorismo è diventato anche il simbolo di una generazione che non conosce confini, che ha nell’Europa la sua casa e che questa casa vuole raccontarla a tutti.
E lui lo faceva anche attraverso Europhonica, un progetto radio legato al mondo universitario. Il 12, il trentino sarebbe dovuto tornare a casa, aveva già prenotato il biglietto aereo e quel martedì aveva deciso di uscire assieme ad alcuni amici. «Stavamo camminando tutti e tre assieme - hanno poi raccontato Caterina e Clara Rita, due amiche di Megalizzi - quando abbiamo sentito dei colpi secchi. Abbiamo visto un uomo che sparava. Si era appoggiato ad un muro e ci mirava con la pistola. Le persone fuggivano e anche noi siamo scappate, cercando rifugio in un bar. Solamente in quel momento ci siamo accorte che Antonio non era con noi». Era appena stato colpito da un proiettile alla nuca e ogni disperato tentativo dei medici di salvargli la vita è stato purtroppo inutile.
«Profonda tristezza» per la morte di Antonio Megalizzi, che è «una inaccettabile tragedia». Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: «Sono particolarmente vicino al dolore della famiglia, della fidanzata e degli amici del giovane reporter italiano vittima dell’odio criminale e del fanatismo propugnato dal sedicente Stato islamico». Oltre alle parole il presidente ha dimostrato una grande vicinanza ai famigliari di Antonio. Li ha sostenuti quando la salma è arrivata a Ciampino e ha voluto partecipare al funerale solenne che è stato celebrato nel Duomo di Trento dall’arcivescovo Tisi. Con lui anche il premier Conte e altre figure istituzionali che hanno fatto sentire la vicinanza del paese a Domenico e Anna Maria, genitori di Antonio, a Federica, la sorella, e a Luana Moresco, la fidanzata del giovane.