Annullate le multe a raffica per l’accesso alla Ztl del centro
La sentenza. Nelle prime settimane dell’entrata in funzione dei varchi automatici un commerciante si era visto recapitare 80 sanzioni per un totale di quasi 8 mila euro. Il giudice ne ha salvata solo una
Trento. Ottanta multe nel giro di poche settimane.Quando il commerciante che gestisce un negozio in pieno centro storico ha visto quel fiume di raccomandate in busta verde non credeva ai suoi occhi. Giorno dopo giorno dal comando della polizia locale continuavano ad arrivare verbali con ognuno una sanzione di 95,75 euro. Tutte relative ai primi giorni dell’adozione del sistema di varchi automatici all’ingresso della Ztl del centro storico di Trento. Il commerciante si era visto recapitare multe per quasi 8 mila euro. Un salasso. E tutto perché il Comune non gli aveva inviato il solito avviso via sms di andare a rinnovare il permesso annuale. Non solo, il nuovo sistema automatico puniva anche gli accessi al di fuori degli orari di apertura del negozio, ma il commerciante ha anche un laboratorio ed è solito lavorare anche fuori orario. Ieri il giudice di pace Antonio Orpello ha riconosciuto la sua buona fede e ha annullato tutti i verbali tranne uno, il primo. Le multe erano state comminate in maniera automatica quando venne installato il sistema di sorveglianza tramite telecamere. Ma l’ondata di multe a raffica aveva colpito anche altri commercianti, tra i quali il noto pasticciere Fabrice, che entravano in Ztl più volte al giorno per ragioni di lavoro. Bastavano pochi minuti di differenza rispetto all’orario previsto dal permesso di accesso oppure aver dimenticato per pochi giorni di rinnovare lo stesso permesso che arrivavano fiumi di sanzioni da 95 euro. Nel caso del commerciante, difeso dall’ avvocato Claudio Tasin, il giudice Orpello ha riconosciuto la buona fede del commerciante in forza del fatto che negli anni precedenti il Comune inviava l’avviso di scadenza del permesso. Invece, con l’entrata in vigore del nuovo sistema con le telecamere, gli avvisi non vennero più inviati. E questo avrebbe tratto in inganno l’utente che ha preso anche quattro o cinque multe al giorno. Ogni volta che entrava in centro storico per consegne o per andare nel suo negozio. Nel caso del commerciante che fa consegne, si è trattato di una banale dimenticanza. Una dimenticanza in un certo senso provocata da un cambiamento delle modalità con cui il Comune avverte gli utenti che hanno il permesso, come spiega l'avvocato Claudio Tasin: «Il commerciante, come molti altri, non ha ricevuto il normale messaggio di avvertimento da parte della polizia locale. Negli anni scorsi, infatti, il mio cliente era sempre stato avvertito per tempo con un sms che il suo permesso stava per scadere. Così si attivava per il rinnovo».