il caso

Anarchici protestano a Trento durante l'intervento di Meloni. Biancofiore: «Accoglienza indegna»

Controllati a distanza da un nutrito spiegamento di poliziotti. La senatrice: «Triste e ripetitivo show. Quattro scappati di casa, sempre i soliti noti»



TRENTO. Contestazione anarchica a Trento durante l'intervento della premier Giorgia Meloni al Teatro Sociale nell'ambito del Festival dell'Economia. I manifestanti si sono portati in una via limitrofa al teatro e sono stati controllati a distanza da un nutrito spiegamento di poliziotti in assetto antisommossa. Grande lavoro infatti, per la Questura di Trento che ha gestito l'ordine pubblico. Il gruppo di anarchici era partito in corteo da piazza Dante assieme ad alcuni studenti e rappresentanti dei sindacati di base. Non si registrano incidenti.

Anche al momento del suo arrivo, dalla gente assiepata dietro le transenne, erano arrivate alcune grida con l'invito alla premier a "tornare a casa".

"Mi scuso e sono indignata per l'accoglienza indegna riservata oggi al nostro Presidente del Consiglio da parte di una sparuta rappresentanza di presunti progressisti trentini. Quattro scappati di casa, sempre i soliti noti, i quali, senza argomentazioni concrete, si caratterizzano solo per imbarazzanti, volgari e ignobili contestazioni fatte di barriti, urla e grida da avanspettacolo deteriore". A dirlo in una nota è la senatrice Michaela Biancofiore, presidente del gruppo parlamentare del Senato Civici d'Italia-Noi Moderati-MAIE. "Un triste ripetitivo show - aggiunge - che descrive il livello democratico di certa gente e la povertà di idee o l'inesistenza delle stesse: mentre qualcuno fa tra mille difficoltà ereditate da lontano, qualcun altro si limita a sbraitare frasi senza senso. Il premier ha l'appoggio della maggioranza degli italiani ed è proprio questo che da fastidio a certa gente, ovvero che il popolo decida liberamente da chi farsi governare ed è osannato se sceglie le sinistre, mentre stupido e incapace se vira a destra".

"Sono molto dispiaciuta che questo accada anche nel mio Trentino. Al Presidente Meloni - conclude - giunga la mia totale vicinanza e faccia suo il celebre detto attribuito a Churchill: 'I fascisti del futuro chiameranno se stessi antifascisti'".

(foto Ansa)













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