turismo

“Alza lo sguardo”, ecco il nuovo marchio della città di Trento

Il logo è alla base della campagna di promozione dell'Apt. «Il marchio esprime la dimensione internazionale della città», ha detto Elisabetta Bozzarelli, assessora al turismo del Comune di Trento



TRENTO. È stato presentato dall'Azienda per il turismo di Trento il nuovo marchio della città, alla base di una nuova strategia di promozione urbana. Si tratta una scritta formata dal toponimo sovrastato da una simbolica sequenza di gradini in ascesa, completato con l'invito: "Alza lo sguardo". «Il marchio racchiude in sé l'immagine della città e ne esprime la dimensione internazionale», ha detto Elisabetta Bozzarelli, assessora al turismo del Comune di Trento.

«Non si tratta di un banale aggiornamento grafico, il vero obiettivo, piuttosto, è quello di esprimere un nuovo concetto unendo i tanti elementi distinti e complementari che caratterizzano la città. Con questa operazione intendiamo rafforzare l'identità del capoluogo trasformandolo in una meta di viaggio in senso lato, un luogo capace di fungere da traino per le iniziative culturali, naturalistiche e sportive dell'intero territorio», chiarisce il direttore dell'Apt, Matteo Agnolin, specificando come l'operazione avviata con l'introduzione del nuovo logo intenda coinvolgere di tutti gli attori per lo sviluppo della realtà urbana.
«Il brand non esprime solo una vocazione ma indica anche una direzione e un'aspirazione al dinamismo, al pensare oltre e insieme quel che vogliamo diventare ben conoscendo quel che siamo e che siamo stati», commenta il Sindaco di Trento, Franco Ianeselli. «Il lancio del nuovo brand assume un significato di ampia portata e ci consente di aprire una nuova fase nella pianificazione del futuro del territorio», conclude il presidente dell'Apt Trento, Franco Aldo Bertagnolli.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Economia

Industria trentina: prosegue il calo delle assunzioni, allarme dei sindacati

I dati di ottobre dell'Agenzia del lavoro segnano un -13,8%, nei primi dieci mesi dell’anno i nuovi contratti nel manufatturiero sono scesi dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. La perdita è compensata da posti meno qualificanti nel commercio e nell'agrcoltura. Cgil Cisl Uil chiedono alla Provincia misure più mirati e efficaci per aiutare il settore in sofferenza