TRAGEDIA IN MONTAGNA

Alto Adige: due morti sotto una valanga

I corpi di due escursionisti sono stati individuati nelle Dolomiti di Sesto: erano dispersi da sabato. Ferita una donna in Trentino



BOLZANO. Ennesima tragedia in montagna causata dalle valanghe in questo scorcio d'inverno. Due persone sono state trovate morte sotto una slavina nelle Dolomiti di Sesto in Alto Adige. Stando alle prime informazioni dei soccorritori la valanga si sarebbe staccata ieri o addirittura sabato, pertanto le due persone, di cui non si conoscono le generalità, sono sicuramente decedute.

 Vista l'oscurità e il rischio per i soccorritori, le salme verranno recuperate domani mattina. Si suppone che una delle due persone sia un escursionista originario di Ravenna, dato per disperso.

La disgrazia è avvenuta nelle Dolomiti di Sesto nei pressi del rifugio Emilio Comici.

Erano stati i familiari dell'uomo di Ravenna a dare l'allarme, dopo che l'uomo, ieri, non aveva fatto ritorno a casa dopo un'escursione. Immediatamente sono state avviate le ricerche ed è stata individuata l'auto dell'uomo, parcheggiata nei pressi di un rifugio che sorge nella vallata, una delle più belle e rinomate dell'Alto Adige turistico.

A quel punto è stata intrapresa un'ampia battuta con l'uso di due elicotteri, uno della Provincia di Bolzano e uno del corpo specializzato Aiut Alpin. Alla ricerche hanno preso parte anche nuclei cinofili.

Poco prima del tramonto il corpo dell'uomo è stato individuato, sepolto da una massa di neve staccatasi dalla parete scoscesa. Poco dopo è stato trovato anche un altro corpo.

Visto che le condizioni erano troppo rischiose per i soccorritori e le persone erano sicuramente decedute, si è deciso di continuare domani l'operazione di recupero dei corpi.

Salgono così a tre i morti in Trentino Alto Adige nel giro di 24 ore. Appena stamani è stato infatti recuperato in Trentino il corpo di uno sciatore ucciso da una slavina sul Brenta: Alessandro Avancini, 50 anni, istruttore di alpinismo.

 E una donna è stata travolta nel primo pomeriggio da una valanga in Trentino, a Cima Boai, verso i 2.000 m di quota, senza gravi conseguenze. La donna è stata infatti estratta subito dalla neve e sembra avere riportato ferite giudicate di media gravità dai primi sanitari intervenuti, che l'hanno trasportata all'ospedale Santa Chiara di Trento. Sono accorsi il Soccorso alpino e un elicottero del 118.

La donna, 40 anni, di Cogolo di Peio (Trento), è riuscita a salvarsi essendo rimasta con la testa fuori dalla massa nevosa. Ha riportato però la frattura di una gamba. Il marito, responsabile del soccorso alpino di Peio, che era assieme a lei impegnato in un'escursione di scialpinismo, è riuscito in tempo a mettersi in salvo e ha chiamato il '118'.

I carabinieri, dopo i primi accertamenti, ritengono che sia stata la coppia a provocare la slavina, che aveva un fronte di 80 metri e una profondità di 300 metri, e per questo hanno segnalato il fatto alla procura di Trento per la relativa denuncia per procurata valanga.

 Il pericolo di valanghe resta marcato, cioè di grado 3 in una scala da 1 a 5, e le previsioni sono analoghe anche per domani.













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