All’ex stazione corriere anche un salone del gusto
Assegnato ufficialmente all’Urban city di Ala l’appalto della riqualificazione Cinque piani d’altezza, una piazza monumentale e 202 parcheggi sotterranei
ROVERETO. «Una giornata storica» quella di ieri, l’ha definita il sindaco Miorandi, in una giornata di per sè particolare (vista la coincidenza numerica 12.12.12) per«la ferita della città» che fra un paio d’anni tornerà a pulsare. Ieri mattina, nella sala dell’Ufficio appalti, in via della Terra, la commissione tecnica - presieduta dall’ingegner Luigi Campostrini e composta anche da Mirko Rech, Gianni Festi dirigente del Patrimonio, da Massimo Fedrizzi presidente de La Finanziaria Trentina e dall’architetto Sergio Giovannazzi - ha ufficialmente chiuso il verbale per l’assegnazione dei lavori di riqualificazione dell’ex stazione delle autocorriere. La commissione tecnica ha valutato positivamente il progetto di “Urban city” sia sotto il profilo tecnico-progettuale, sia sotto quello finanziario, giudicandolo «robusto», per «sostenibilità e sensibilità economica», ha spiegato l’ingegner Campostrini.
Del nuovo progetto vincitore, nulla ricorderà la vecchia autostazione. Cinque piani d’altezza, negozi di ogni genere, un ultimo piano dedicato alla residenza, un piano interrato dedicato alla vendita di prodotti alimentari di qualità, in una sorta di “Piazza del Gusto”. Sopra, fra l’ex stazione e palazzo Balista saranno costruiti spazi comuni, con una piazza monumentale, fontane, aiuole e percorsi pedonali artistici. Posteggi? In abbondanza. Cinquanta pubblici e altri 152 privati per gli esercizi commerciali (che diventano a loro volta pubblici dopo l’orario di chiusura serale). «Abbiamo raggiunto un altro obiettivo - ha premesso il sindaco Andrea Miorandi - è un momento storico per la città che attende da decenni una risposta a una trasformazione urbana che doveva essere compiuta. Quella è una zona nevralgica, è il cuore della città». Con la nuova autostazione sparirà la «cesura viabilistica» rappresentata dal corso Rosmini con il resto della città, via Manzoni, Paoli, don Rossaro e corso Bettini.
Con la riqualificazione parte anche un nuovo corso tra ente pubblico e privato. «L’operazione che abbiamo messo in campo sembra fare scuola in Provincia, tanto che sarà oggetto di un convegno di studio - ha spiegato Miorandi - non è una semplice alienazione di un bene comune, ma una vendita intelligente, che offre nuove opportunità». Questo traguardo rappresenta «il futuro» (traguardando al bilancio). Entusiasta l’assessore Giulia Robol: «E’ un lavoro che ci ha impegnato tantissimo - ha esordito - coinvolgendo il mio assessorato e quello al patrimonio. Questa operazione nasce all’interno di un quadro che è la crisi economica e rappresenta un sicuro messaggio di positività». Accanto alla stazione, quasi in contemporanea, la ristrutturazione di palazzo Balista della Cassa Rurale di Rovereto: «Diventerà un comparto importante che rinnova la città». Il vicesindaco Gianpaolo Daicampi lo definisce «un evento straordinario, metteremo a posto una brutta ferita, lì rinascerà in poco tempo un centro pulsante, grazie anche alla caparbietà dei nostri uffici».
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