Al Tour of the Alps sparisce la bici: nonno condannato
TRENTO. Un telaio di una bicicletta (valore stimato dalla procura in 10 mila euro) e un trolley che spariscono al termine di una delle tappe del Tour of the Alps, che ha raccolto l’eredità del Giro...
TRENTO. Un telaio di una bicicletta (valore stimato dalla procura in 10 mila euro) e un trolley che spariscono al termine di una delle tappe del Tour of the Alps, che ha raccolto l’eredità del Giro del Trentino. Un nonno e un nipote che sono convinti di aver ricevuto quello che ritengono essere un bellissimo regalo. E il giudice che decide che quello che è successo altro non è che una truffa con tanto di sostituzione di persona. Si è conclusa ieri in tribunale (per quanto riguarda il primo grado, Michele Busetti l’avvocato dell’uomo, un ottantenne, è pronto a fare appello) la vicenda giudiziaria iniziata con la denuncia di un ciclista un anno fa. E si è conclusa con una condanna a 5 mesi. Assolto il figlio dell’anziano che era finito nei guai per ricettazione e che era difeso da Maria Anita Pisani. Mentre per il nipote - non imputabile perché troppo giovane - c’è stata una segnalazione al tribunale dei minori. Tutto inizia il 21 aprile 2017 quando un ciclista della Bmc, Manuel Senni, al termine di una tappa con conclusione a Trento si rende conto che sono sparite due cose: il telaio della sua bici da allenamento e il suo trolley. A trovare la due ruote è un poliziotto di Rovereto che era presente negli stand delle squadra in piazza Sanseverino, e che, mesi dopo, vede un ragazzino, aspirante ciclista, allenarsi in sella a quel telaio. Le indagini portano a questa ricostruzione: il nonno, spacciandosi per un parente di Senni, si sarebbe rivolto al suo team e avrebbe preso la bici. Con dolo, quindi, si sarebbe preso una cosa non sua. La difesa aveva parlato di un errore: quel telaio era stato offerto all’anziano che, stupito, lo aveva preso e portato a casa. La procura aveva chiesto l’assoluzione per tutti.