TRENTO. Disagio e rabbia per Mattia Pocher ed il personale della Gelateria Pingu di Gardolo per il furto subito nella notte di venerdì. Disagio perché l’impressione è quella di essere stati controllati per alcuni giorni: «I ladri-racconta Pocher – sono andati a colpo sicuro sapendo dove trovare il fondo cassa ed il cambio monete. Hanno agito circa un’ora dopo la chiusura il che vuol dire che ci hanno tenuto sotto controllo». I ladri sono entrati scardinando una finestra laterale e spostando la panca che di fatto la bloccava: «Verso le 23.30, un’ora dopo la chiusura, la famiglia che abita al terzo piano ha sentito un rumore molto forte. Si sono affacciati alle finestre senza vedere nulla di particolare. Erano i ladri che avevano spostato lo schienale della panca, aprendosi un varco verso l’interno. Proprio sul divano, la Polizia ha trovato un’impronta». Il danno è limitato ad alcune centinaia di euro, ma poteva essere ben maggiore se solo i ladri avessero aperto i freezer dove sono contenuti i gelati; oppure se avessero portato via i liquori. Invece è stata un’intrusione mirata e senza troppa fatica hanno individuato dov’era la moneta.

Si diceva rabbia perché questo furto coincide con la fase esecutiva del progetto di ampliamento della gelateria: «In questi giorni stiamo definendo i contratti per i lavori di ampliamento che una volta conclusi porteranno al raddoppio dell’attuale superficie ed a un moderno plateatico che nella versione invernale sarà un’accogliente veranda. Solo che queste intrusioni, fanno passare la voglia di investire e saresti spinto a mollare tutto». Amarezza a parte, per fortuna i disagi alla clientela si sono limitati ad un contenuto ritardo dell’orario d’apertura: il tempo per rimettere in ordine le cose gettate a terra e di dare una pulita generale al locale, dopo l’arrivo del personale alle 6.30. (d.p.)