Aiuti casa, gli assessori «incompatibili»

Comunità di Valle, il vicepresidente risponde all’interrogazione di Armani: oltre a lui, sono Pasi, Bazzoli e Tarolli


di Ettore Zini


GIUDICARIE. Al punto 5 dell’assemblea della Comunità di valle, sull’interrogazione presentata da Raffaele Armani a proposito degli assessori incompatibili con la graduatoria per i contributi casa, arriva la risposta del vicepresidente della Comunità, Piergiorgio Ferrari. L’argomento è di stretta attualità e sta suscitando numerose azioni di protesta, non solo in Giudicarie: si riferisce alle graduatorie dei contributi casa per cui la giunta Ballardini ha chiesto l’intervento del commissario ad acta. Una prassi, quando chi deve prendere parte a provvedimenti amministrativi, che, in qualche modo li toccano da vicino, dichiara la propria incompatibilità.

In questo caso c’erano da approvare le liste delle persone che hanno chiesto di poter accedere ai finanziamenti provinciali. Tra queste graduatorie c’erano parenti o affini di quattro esponenti dell’esecutivo di Tione. Ovvio che gli interessati abbiano chiesto la presenza di un giudice terzo. Come più che legittima è la richiesta di uno dei membri dell’assemblea di conoscerne le generalità. Ecco i nomi, contenuti nella riposta scritta del vicepresidente Ferrari. Oltre al suo, ci sono Paolo Pasi, Michele Bazzoli, Daniele Tarolli. «In riferimento all’articolo 2 della Lege provinciale 9/2013, acquisto e nuova costruzione – ha spiegato Ferrari – esiste un solo richiedente fra quelli inseriti nelle due graduatorie, beneficiario del finanziamento in funzione dell’innalzamento della rendita catastale. E tale soggetto non ha alcuna relazione con l’incompatibilità con i membri della Giunta della Comunità per il provvedimento di ripartizione dei fondi». In più, ha aggiunto, che il nominativo di questo beneficiario è disponibile agli uffici della Comunità a tutti i consiglieri interessati. Ma che si preferisce indicare il nominativo in via riservata, piuttosto che in una adunanza pubblica. Ciò per non entrare in conflitto con il corretto trattamento dei dati sensibili. L’assessore all’edilizia ha inoltre spiegato che la Giunta della Comunità non ha niente da nascondere. Ma che la deroga alla rendita catastale (l’interrogante Armani aveva chiesto come mai lo scorso mese di luglio, ancor prima che fossero presentate le domande di contributo, la giunta di Tione aveva alzato le rendite da 350 a 500 euro) era stata solo per la categoria “acquisto e nuova costruzione”. «Ciò in virtù della facoltà prevista dall’articolo 5 della legge, con riferimento alla rendita catastale di analoghi alloggi, su comuni diversi, purchè la superficie utile rientri nella tipologia degli alloggi Itea e comma 2 dei criteri attuativi». In pratica, ha spiegato il vicepresidente Ferrari, per bilanciare e rendere più equa e socialmente sostenibile l’attribuzione per le famiglie numerose e per quelle con soggetti portatori di handicap, in quanto le rendite catastali sono molte diverse da comune a comune (uno stesso appartamento tra Darè e Villa Rendena, per esempio, ha un divario di 200 euro).













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