Aggressione con il martello, tre anni
Marco Bonanni e Veronica Cler hanno patteggiato. In aula la ragazza argentina, ancora sotto choc: «Pensavo di morire»
ROVERETO. Gli aggressori con coltello e martello della ventottenne roveretana di origini argentine hanno pagato il proprio conto alla giustizia. Marco Bonanni, 39 anni, e Veronica Cler, 19 anni, entrambi incensurati, tutelati dallo stadio legale Landucci-Conzatti, si sono accordati con il pubblico ministero Valerio Davico sull’entità della pena e hanno patteggiato una pena finale di tre anni di carcere. Il collegio giudicante (presidente Cuccaro, a latere Dieni e Cornetti) ha ritenuto congruo il calcolo, visto soprattutto l’incensuratezza dei due imputati, accordando il proprio assenso. La vittima della inusitata violenza era presente in aula, accompagnata dalla madre. Ed è apparsa ancora spaventatissima. «Pensavo di morire», ha raccontato ai primi soccorritori. Tanto che quando ha visto in aula i due imputati, accompagnati dalle guardie carcerarie, ha avuto un sussulto. Era la prima volta che vedeva in faccia i propri aggressori e non ha nascosto l’emozione. Ma, al termine dell’udienza, ha preferito non commentare l’esito del processo, come pure la madre, tornando velocemente alla propria abitazione.
I due imputati dovevano rispondere di reati pesantissimi: rapina armata, lesioni aggravate e detenzione di arma da taglio. Il tutto in concorso. Solo per la rapina aggravata rischiavano dai 4 anni e 6 mesi ai 20 anni di carcere. Gli avvocati dello studio Landucci - Conzatti sono invece riusciti ad accordarsi con la procura per una pena inferiore al minimo previsto solo per la rapina. Il prossimo passo per gli avvocati difensori sarà l’attesa delle motivazioni della sentenza per avviare le pratiche per ottenere una pena alternativa.
Il processo per direttissima si è concluso in poco meno di un’ora. Il tempo tecnico per i giudici per emettere la sentenza. I due imputati - Marco Bonanni e Veronica Cler - la notte di venerdì 11 hanno aggredito, sulla pista ciclo-pedonale di via Lungo Leno, una ragazza roveretana, di 28 anni, originaria dell’Argentina, che stava tornando a casa. L’hanno scelta a caso. L’hanno raggiunta alle spalle e l’hanno aggredita. Prima la ragazza è stata tramortita con un martello (ricoperto di gomma). Quindi è stata derubata. Bottino magro, però. Nel portafoglio la ragazza aveva solamente 20 euro. I due hanno infierito sulla vittima, con il coltello da cucina, quando si trovava svenuta a terra: «Pensavo di morire, tanto erano aggressivi», ha raccontato ai carabinieri. Quando si è ripresa, la vittima è corsa a casa, dove la madre ha dato all’allarme ai soccorritori e ai carabinieri. In pochi minuti, i due sono stati bloccati in via Maioliche. Nello zaino avevano ancora il coltello insanguinato. Il martello invece l’avevano gettato nel Leno.(n.f.)
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