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Agente aggredito in carcere a Trento, Fugatti assicura: “Sosteniamo la richiesta di aumentare il personale”

Il presidente: “La sicurezza degli agenti è una priorità e una tutela anche per i cittadini. Ci faremo tramite con il Ministero”



TRENTO. "Siamo consapevoli della situazione vissuta dagli operatori all'interno del carcere di Trento. Questo incontro è importante, perché ci consente non solo di ascoltare in modo diretto le criticità manifestate dagli agenti, ma anche perché come Provincia potremo portare queste stesse istanze all'attenzione delle istituzioni preposte. Continuando l'interlocuzione con il ministero e gli uffici competenti, con l'obiettivo di ottenere una risposta che consenta di garantire in primo luogo la sicurezza di lavora dentro la casa circondariale, la migliore garanzia anche per i cittadini che stanno fuori". È il messaggio sottolineato in una nota dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che assieme all'assessore provinciale Mirko Bisesti ha incontrato nella sede di piazza Dante i rappresentanti sindacali degli agenti di polizia penitenziaria che operano nella struttura di Spini di Gardolo.

Nell'incontro, convocato dal presidente a seguito dell'aggressione a danno di un agente avvenuta la settimana scorsa, sono state approfondite le criticità ravvisate dalle sigle sindacali. A partire "dalla cronica e forte carenza di personale in servizio" che rischia secondo i sindacati di pregiudicare le condizioni di lavoro e le tutele per gli agenti. All'incontro hanno partecipato i rappresentanti di Uspp Trento, Sappe Trento, Osap Trentino Alto Adige, Uil, Cisl, Sinappe, che hanno ricordato gli episodi di aggressione a danno degli agenti, le difficoltà nel garantire le attività previste, la differenza tra il numero del personale previsto rispetto a quello effettivamente assegnato. È stata inoltre sottolineata l'importanza della presenza del medico h24.

Fugatti ha precisato che informerà il commissario del governo sui contenuti del colloquio. In programma una visita congiunta con il prefetto Gianfranco Bernabei nella struttura di Spini.













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