Accordo sui trasporti pubblici I trentini gratis sui mezzi in Alto Adige
I cugini trentini e altoatesini si offrono vicendevolmente l’uso dei mezzi pubblici. Gratis. L’iniziativa è dell’assessore ai trasporti Alberto Pacher e sarà operativa, verso metà settembre. Il tempo di sottoscrivere formalmente l’accordo
TRENTO. I cugini trentini e altoatesini si offrono vicendevolmente l’uso dei mezzi pubblici. Gratis. L’iniziativa è dell’assessore ai trasporti Alberto Pacher e sarà operativa, verso metà settembre. Il tempo di sottoscrivere formalmente l’accordo, visto che l’intesa è comunque già stata raggiunta e le parti in causa sono perfettamente d’accordo.
Dopo ferragosto i due assessori ai trasporti delle Province di Trento e Bolzano si incontreranno per siglare l’intesa, ma i dettagli sono già stati messi a punto.
Il funzionamento è piuttosto semplice. Il trentino che decide di andare in Alto Adige ci deve andare con un mezzo pubblico, quindi principalmente il treno. Una volta arrivato si presenta alla biglietteria di Trenitalia mostrando il biglietto appena usato e un documento che testimoni la residenza. A quel punto otterrà un documento di viaggio giornaliero gratuito che gli permetterà di usare qualsiasi mezzo pubblico per viaggiare in tutto l’Alto Adige. La stessa cosa vale viceversa. L’altoatesino che arriva in Trentino con un mezzo pubblico può salire sui pullman, sugli autobus urbani o sulla Trento-Malè gratuitamente.
Il progetto nasce da lontano, per la precisione dal 2005 quando le due Province avviarono il discorso di collaborazione soprattutto per il trasporto ferroviario. L’impegno era stato quello di trovare altre forme di intesa sul fronte tariffario. «E’ significativo - spiega l’assessore Alberto Pacher - che in questo settore si sia avviata una collaborazione così stretta con l’Alto Adige. Ha, se vogliamo, anche un forte significato simbolico. Speriamo si possa seguire questa strada in altri campi e in altri settori. Nel concreto questa iniziativa va in due direzioni: promuovere l’uso dei mezzi pubblici e incentivare la mobilità intraregionale. In questo modo favoriamo gli spostamenti da una provincia all’altra per poter godere delle proposte regionali mettendo a disposizione i mezzi pubblici».
La giunta provinciale ha messo in preventivo, in questi ultimi quattro mesi dell’anno, un minor ricavo di circa mille euro. «La cifra non è significativa - aggiunge Pacher - perchè attualmente la mobilità fra Trentino e Alto Adige da parte dei residenti avviene soprattutto in automobile. Quindi il trasporto pubblico non subirà danni rilevanti dal punto di vista degli incassi. Certo è invece, al contrario, che la promozione dovrebbe guadagnarne sensibilmente». L’occasione, possiamo aggiungere, è anche ghiotta per migliorare - con questa “scusa” - la conoscenza della provincia vicina: basta tempo e buona volontà, perchè poi si potrà girare tra i paesi assolutamente gratis.
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