Accoltellato per difendere la ragazza
Massimo Cannavale, 41 anni, è gravissimo al Santa Chiara. I carabinieri hanno arrestato un kosovaro per tentato omicidio
TRENTO. Due coltellate, una al basso addome e un’altra alla gamba, la fuga e poi l’arresto con l’accusa di tentato omicidio. E tutto per una battuta per nulla gradita nei confronti di una donna. È questo quello che - in base ad una prima ricostruzione - è successo ieri pomeriggio in via Brennero nel parcheggio del distributore Eni che si trova vicino a Mc Donald. In carcere i carabinieri hanno portato Anif Foniki, kosovaro di 47 anni incensurato, mentre Massimo Cannavale, 41 anni, è ricoverato al Santa Chiara. Le sue condizioni sono molto gravi. Pare che il coltello abbia toccato la femorale e quindi le prossime ore saranno cruciali per capire quali saranno le conseguenze della violenta aggressione.
Sulla ricostruzione di quello che successo, sono al lavoro i carabinieri della Compagnia di Trento che sono stati chiamati immediatamente. Con il ferito in ospedale, hanno iniziato subito a cercare l’aggressore che era scappato a piedi. Una fuga durata poco quella del kosovaro (che abita da tempo in Trentino, ha una numerosa famiglia e lavora come operaio) che è stato fermato per strada e aveva ancora addosso il coltello serramanico. E per lui è quindi scattato l’arresto. Intanto si stavano anche visionando le telecamere di sicurezza del distributore e si ascoltavano i testimoni per capire la ragione dell’aggressione. Importanti in particolare le telecamere perché a quanto pare, avrebbero ripreso l’intera scena. Dalle prime indicazioni sembra che i due si sono trovati casualmente in via Brennero attorno alle 14 e Cannavale era con una ragazza. Sarebbe stato il kosovaro a fare la prima mossa con una frase rivolta alla donna. Poche parole giudicate però inaccettabili, tanto da far scattare la reazione del napoletano. Una reazione verbale alla quale il kosovaro avrebbe a sua volta risposto tirando fuori il coltello e colpendo il 41enne all’addome e alla gamba. Per poi darsi alla fuga. Una fuga che come detto è durata pochi minuti. Fermato e identificato, è stato portato in caserma e quindi accompagnato in carcere a Spini con la pesantissima accusa di tentato omicidio. Oggi nella casa circondariale riceverà la visita del suo avvocato, Giuliano Valer, e domani comparirà davanti al giudice per l’udienza di convalida.