Accampamenti abusivi, blitz all’ex Sloi e a Trento sud
Operazione congiunta di questura, vigili urbani e Azienda sanitaria: identificate quaranta persone
TRENTO. Prosegue l'azione congiunta di Questura, Polizia locale, Servizi sociali del Comune e Azienda sanitaria nella prevenzione delle situazioni di degrado sul territorio cittadino. Questa mattina all'alba gli agenti e il personale dei Servizi sociali e dell'Azienda sanitaria sono intervenuti nell'area ex Sloi, a Trento nord, e in via Al Desert, vicino alla caserma Damiano Chiesa. L'operazione è stata resa necessaria dalla criticità della situazione sanitaria presente nei due accampamenti, ed in particolare, da un caso di Tbc tra alcuni degli occupanti.
Tutto si è svolto senza clamore e, cosa che più conta, con la necessaria e opportuna attenzione nel rispetto delle persone presenti e della delicatezza e complessità della situazione. Sono state identificate quaranta persone, quindici donne e venticinque uomini. Nove persone sono state accompagnate all'ospedale Santa Chiara per gli accertamenti del caso che hanno, comunque, dato risultati rassicuranti: per un unico soggetto si è reso necessario un ulteriore approfondimento clinico. Per tutti, inoltre, è stata realizzata una campagna informativa sui rischi sanitari con la collaborazione di una mediatrice culturale.
La decisione di intervenire è legata alla costante azione di monitoraggio svolta a tutela della salute sia delle persone che attualmente vivono in queste aree sia del resto della cittadinanza. Purtroppo il problema degli accampamenti abusivi e della situazione di degrado che si determina al loro interno, per la sua complessità e per la mutevolezza dei numeri, non è facilmente risolvibile in maniera definitiva. Le persone che occupano questi accampamenti spesso si fermano per un intervallo di tempo limitato per poi lasciare il posto a nuovi occupanti ed è, dunque, complesso coinvolgerli anche in progetti di integrazione sociale. C'è dunque la consapevolezza che non è con il semplice allontanamento che si argina la situazione. L'Amministrazione comunale ha comunque il dovere di assicurare il governo del territorio e tutelare la salute pubblica, anche di concerto con le altre istituzioni coinvolte, forze dell'ordine e Azienda sanitaria.