Abuso d’ufficio, funzionari sospesi

La decisione del gip per i due dipendenti dell’ufficio edilizia del Comune, che respingono tutte le accuse



TRENTO. Chiuse le indagini è arrivata anche la decisione del giudice per le indagini preliminari che li ha sospesi (durata massima del provvedimento due mesi) dal servizio. Protagonisti i due funzionari comunali dell’ufficio edilizia che sono accusati dalla procura di abuso d’ufficio, truffa, peculato, omessa denuncia e favoreggiamento. Un’inchiesta lunga e articolata quella portata avanti dal sostituto procuratore Maria Colpani che ora, come detto, ha ufficialmente chiuso le sue verifiche. Pesanti le accuse mosse nei confronti dei due funzionari, accuse che i due - tramite il loro avvocato Nicola Stolfi - respingono nettamente riservandosi ogni iniziativa possibile anche nei confronti del provvedimento di sospensione del gip.

Le indagini erano partite da una serie di intercettazioni telefoniche riguardanti un altro procedimento. Nelle conversazioni erano emersi comportamenti a dir poco disinvolti dei due funzionari pubblici. Il pubblico ministero ha anche disposto, alcuni mesi fa, la perquisizione dei loro uffici e il sequestro di copiosa documentazione. L'ipotesi accusatorio, ma ovviamente si tratta solo di un'ipotesi che dovrà essere verificata davanti a un giudice, è quella che i due, che si occupavano di licenze edilizie, abbiano fatto alcuni favori a degli utenti. Inoltre avrebbero anche approfittato della loro funzione per ottenere o rimborsi indebiti o telefonate gratis. La posizione dei due è distinta e diversa. Il primo funzionario è accusato di truffa ai danni del Comune, peculato e abuso d'ufficio. La truffa riguarda un rimborso spesa per un sopralluogo che il funzionario aveva detto di aver fatto con la propria auto mentre, in realtà, sarebbe stato accompagnato con la macchina dei vigili urbani. L'accusa di peculato, invece, è dovuta al fatto che il funzionario avrebbe usato il telefono di servizio per chiamate private. L'abuso d'ufficio, poi, viene ipotizzato perché il funzionario avrebbe suggerito a un utente di retrodatare la dichiarazione di inizio lavori per non far decadere una concessione edilizia. Ieri davanti al gip l'uomo si è difeso su tutta la linea spiegando punto per punto. Al secondo funzionario viene sempre contestata la truffa per sopralluoghi o non fatti o fatti con l'auto dei vigili. Ma l'episodio più grave sarebbe un sopralluogo presso un hotel. Secondo l'accusa, il funzionario non avrebbe rilevato due irregolarità non sanabili e per non farlo, non avrebbe redatto il verbale di sopralluogo. Il funzionario, però, spiega che, in realtà, avrebbe scattato delle fotografie poi depositate nel fascicolo e che non poteva rilevare le irregolarità perché mancava il piano progettuale.

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