A Rabbi un ponte tibetano sopra la cascata
E' sospeso sul Rio Ragaiolo ed è lungo quasi cento metri. Sarà agibile 365 giorni all'anno. A buon punto i lavori di costruzione, inaugurazione in primavera
RABBI. Visti da vicino i primi risultati di una dura estate di lavoro, il ponte tibetano sospeso sul Rio Ragaiolo sembra rispettare le grandi aspettative che hanno portato alla sua costruzione. Quasi 100 metri di passeggiata sopra una cascata sono infatti una meta turistica che potrebbe attirare a Rabbi, già dal prossimo anno, centinaia di persone. Considerato che dista solamente 5 minuti a piedi dal parcheggio delle Fonti di Rabbi, il ponte tibetano sarà attraversabile a piedi o con le racchette da neve per 365 giorni l’anno.
Redatto nell’agosto 2013, il progetto definitivo presenta una variante che ha comportato nella fattispecie la realizzazione di un ponte sospeso su funi d’acciaio nei pressi della cascata Ragaiolo, formata dall’omonimo torrente a quota 1.360 metri, poco prima che le sue acque confluiscano nel Rabbies. Il progetto esecutivo, affidato a un tecnico dalla Comunità di Valle, prevedeva un impegno complessivo di spesa di circa 291mila euro, gran parte dei quali verranno coperti dall’ente Parco dello Stelvio, dalla Comunità di Valle e dal Gal Progetto Leader e una piccola eccedenza dal Comune di Rabbi.
La gara d’appalto per l’affidamento dei lavori si è tenuta in aprile ed è stata vinta dall’impresa Htb Hoch Tief bau di Nalles, la quale, dopo i primi rilievi sul posto che hanno portato all’ampliamento del ponte da un’iniziale lunghezza di 75 metri ad un risultato finale di quasi 100, si è subito messa all’opera.
«Dopo mesi di intenso lavoro siamo ora giunti alle battute finali - ci ha spiegato il sindaco Lorenzo Cicolini - La nuova collocazione del ponte è senza dubbio migliore da un punto di vista funzionale sia in destra orografica, per l’accesso diretto dalla piazzola panoramica superiore, sia in sinistra orografica, dove è stato possibile formare un accesso più morbido con il nuovo sentiero di collegamento che è stato eseguito dall’ente Parco dello Stelvio. Riteniamo che una volta ultimato il nuovo ponte tibetano potrà diventare un’importante attrattiva in grado di valorizzare le tante bellezze naturali presenti in Val di Rabbi. Siamo alle battute finali, ma credo che bisognerà aspettare la primavera prima di inaugurare la struttura. Abbiamo ancora delle migliorie da ultimare e ci resta da mettere mano, in collaborazione con il Parco, alla rete sentieristica a servizio dell’area».