A Mattarello sfila anche il carro «ribelle»

Protesta contro la burocrazia: il Gruppo Feste ha partecipato fuori concorso, deliberatamente senza certificazioni


di Gino Micheli


MATTARELLO. Tante sobrie maschere, tantissime mascherine e due carri (con tanti personaggi) in concorso per la conquista del “mattarello d’oro”.

Così ieri nella bellissima giornata di sole si è sviluppato, alla grande, il carnevale rinviato per vento domenica 3 febbraio. Ma fra tanta allegria, coriandoli, brodo e squisiti maccheroni al ragù, sono spuntate occasioni di civile protesta contro la burocrazia che vuole spegnere queste gioiose e socializzanti manifestazioni di carnevale. Le quali hanno ancora più bisogno di esistere in tempo, come questo, di recessione.

Un carro, fuori concorso, è sfilato per protesta. Lo hanno allestito i giovani di “Gruppo Mattarello Feste” che da quattro anni gestivano l’appuntamento carnevalesco nel sobborgo e che quest’anno, hanno detto basta per i molti incartamenti burocratici necessari, passando “il testimone” al generoso Gruppo alpini. “Quei che i fa”, così il nome del carro, che insieme ad “Agricol power” ha sfilato evidenziando una scritta di allegato tecnico: «Questo carro rappresenta il mondo del volontariato che si suddivide in quei che fa e quei che i sa (burocrazia). Carro composto da materiale riciclato dai carri precedenti fissato su un pianale detto bilico e ancorato con del fil de fer. Firmato ingegner…». Poi, su un fianco altre scritte: «Chi che sa tase, chi no sa insegna. E noi el fen lostess. Ribelion totale. In prima linea contro la burocrazia. Pat aiutaci tu». Sull’altro fianco: «De zent che pensa ghe n’è anca massa. W gli alpini!».

Oltre al carro di protesta il comitato organizzatore del carnevale ha pure affisso alle bacheche del quartiere dei manifesti in cui si fa presente che «La burocrazia uccide il volontariato» facendo l’elenco dettagliato dei numerosi, passi, permessi e tempo dedicato, per ottenere i permessi.

«Ci sono voluti quattro intensi giorni fra tabacchino (marche da bollo) e uffici», afferma il capogruppo degli alpini Paolo Tamanini. Nell’elenco dei passaggi citati si inizia dalla Circoscrizione, poi dal Comune (per somministrazione bevande, uso del parco, realizzazione del palco e transenne), permessi dalla Polizia amministrativa, Questura, Carabinieri, Vigili urbani, Vigili del fuoco, domanda alla Trentino trasporti re alla Dolomiti energia, alle affissioni Ica (80 euro), alla Siae, descrizione tecnica per ogni carro con la firma del tecnico responsabile, denuncia all’assicurazione, versamento di 87,72 di marche da bollo, versamento cauzionale di 115 euro al Servizio parchi.

E’ stato, comunque, carnevale. La sfilata presentata dal bravo speaker Tea Masè e animata dal Gruppo Oratorio Santi Anzoi ha riscosso grande successo. “Arca galatica de Matarel” il carro allestito dal Gruppo scuole elementari e medie con l’associazione Mamme Insieme per il coordinamento di Guido Zanotelli ha vinto il “mattarello d’oro”; altro carro in concorso “La ciurma di Mattarello sull’isola che non c’è” del coro Torre Franca junior. Il “matarellino d’oro” l’ha ottenuto una bambina vestita da streghetta. Al concorso per “La meio luganega” ha fatto centro per sapore e profumo quella proposta da Luciano Ferrari.

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