A Cavrasto l’ultimo saluto per Debora e la zia Claudia

I funerali oggi alle 17, in paese doloroso silenzio e tanti ricordi delle due donne rimaste uccise domenica pomeriggio in una tragica uscita di strada con il quad


di Ettore Zini


TRENTO. Debora e Claudia, oggi il commiato. A Cavrasto, a Fiavé, a Campi di Riva il dolore è immenso. La comunità attonita, incredula per la disgrazia che ha accomunato zia e nipote in una fine tragica. Il silenzio ha risvegliato le piccole comunità del Bleggio e della conca di Riva, all’indomani della tragedia. Silenzio e commozione, interrotti solo dal pianto dirotto di chi non è riuscito a tenersi dentro il dolore. Stasera tutta la comunità vivrà il momento del distacco nella piccola chiesa di Cavrasto. Le due bare appaiate sul sagrato amplificheranno, se possibile, la perdita di quelle due giovani donne, così amate e stimate da parenti, da compagni di lavoro, da associazione, e da amici. In queste giornate di dolore, non c’è testimonianza che non abbia riconosciuto a Debora Andreolli e Claudia Bugoloni un ruolo prezioso all’interno delle loro comunità. Nelle rispettive case, nel piccolo borgo di Cavrasto e a Campi, l’andirivieni incessante di persone che hanno voluto testimoniare il loro cordoglio a papà Vilberto, a mamma Nadia, alla sorella Sara per la giovanissima Debora, e al marito Ivan, alle figlie Monica e Roberta per Claudia, è stato un’incessante conferma di quanto le loro care fossero apprezzate a scuola, nel mondo associazionistico, sul lavoro. Basta aprire le pagine di facebook per leggere messaggi di stima e di cordoglio per zia e nipote, abbracciate in una sbandata mortale che domenica pomeriggio le ha fatte precipitare in un dirupo, su una strada sterrata del Durone. Per Debora Andreolli, un sorriso dolce e solare, sui manifesti che annunciano la cerimonia funebre hanno scritto ”Grazie di averci dato un angelo”. A scuola fanno scorrere le sue foto più belle sul computer: un album di ricordi che parla di diligenza, riservatezza, e bravura di una ragazzina così compita da meritare l’ammirazione di tutti gli insegnanti. A Cavrasto la banda, la filodrammatica, le associazioni di volontariato la ricordano come una giovane riflessiva, matura, impegnata. Fin troppo per l’ancor giovane età. Per Claudia Bugoloni, 36 anni, parlano la commozione, la stima, l’affetto delle amiche e compagne di lavoro, l’impegno nella cooperativa Sociale S. Nazzaro, dove lavorava. Parla il ricordo dei colleghi per cui “con lei, sempre sorridente e generosa, era piacevole persino lavorare”. Questa sera alle 17 il momento più triste.













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