A Campiello solo rifiuti «buoni»
L'impianto di Levico riapre con la promessa che non ci sarà più puzza
LEVICO TERME. L'ex impianto di bio compostaggio di Campiello verrà riusato con rifiuti "buoni". Lo annuncia Trentino Sviluppo, proprietaria dell'impianto, che, su richiesta della Provincia, pubblica un bando per la valorizzazione della struttura, per "cederla in locazione ad aziende interessate a svolgervi attività di riciclo, riutilizzo o trattamento di rifiuti non pericolosi".
C'è tempo fino alle 12.30 del 28 ottobre per inviare le dichiarazioni di interesse a rilevare l'immobile pagando un canone annuo di locazione ordinaria fissato nel 3 per cento del valore corrente dell'impianto stesso (circa 7 milioni di euro). Verrà preferito il progetto che offre maggiori garanzie di sostenibilità, prospettive di riqualificazione urbanistica e di valorizzazione produttiva del sito, anche con riferimento alle ricadute economiche e occupazionali (chi si aggiudicherà il bando si impegnerà a mantenere per almeno tre anni i propri livelli occupazionali). In ogni caso, la decisione verrà presa dopo aver sentito amministrazioni interessate, Comuni e Comunità di valle. Il bando è disponibile nella sezione "Bandi e appalti" del sito www.trentinosviluppo.it.
Il compendio di Campiello (7 mila metri quadrati coperti su un'area di 15 mila metri quadrati complessivi) potrà così tornare a ospitare attività di recupero e valorizzazione di rifiuti, ma con tutte le garanzie richieste a tutela di chi vive nella zona. Non più fastidiosi odori, quindi, niente compost o frazioni umide, ma solo carta, cartone, plastica, vetro, metalli, apparecchiature elettriche.
Era il 16 febbraio 2009 quando il presidente della Provincia Lorenzo aveva annunciato di aver concluso per l'acquisto di quel compendio, una data che resterà memorabile per la Valsugana. L'assessore provinciale Alberto Pacher aveva invece parlato di un rilancio indispensabile per queste zone, un risarcimento che la popolazione della valle sta aspettando.
Il compendio situato in località Franzine è attualmente localizzato, nella pianificazione della Provincia autonoma di Trento, come area in cui è possibile svolgere attività di recupero rifiuti. L'avviso pubblicato da Trentino Sviluppo si rivolge perciò ai soli concorrenti interessati a insediare nel compendio un'attività di riciclo e/o riutilizzo e/o trattamento di rifiuti non pericolosi, non putrescibili, non odorigeni e non polverosi, con attività che quindi in nessun modo andranno a incidere sulle condizioni di vivibilità degli abitati circostanti.