A Bolzano l'ultimo saluto a MagnagoIl vescovo celebra in tre lingue
Gremito il duomo di Bolzano per la messa funebre per Silvius Magnago, presieduta dal vescovo Karl Golser che la pronuncia in tre lingue: tedesco, italiano e ladino. Innumerevoli le rappresentanze degli Schuetzen con i loro costumi ed i labari delle compagnie
BOLZANO. E' gremito il duomo di Bolzano dove si svolge la messa funebre per Silvius Magnago. La messa è presieduta dal vescovo Karl Golser che la pronuncia in tre lingue: tedesco, italiano e ladino.
Innumerevoli le rappresentanze degli Schuetzen con i loro costumi ed i labari della varie compagnie. Vi sono tutti gli esponenti della Svp, i vigili del fuoco volontari, i rappresentanti di ogni amo della società altoatesina e tirolese.
Molti sono rimasti fuori dal duomo gremito e seguono la cerimonia dagli altoparlanti, in piazza Walther, davanti all'ingresso del duomo, fino in via Isarco.
Silvius Magnago è stato ''una benedizione per l'Alto Adige'', un ''cristiano sincero che rispettava e sosteneva l'autonomia della chiesa, riconoscendo le proprie manchevolezze''. Così ha definito il vescovo Karl Golser il leader Svp nella cerimonia funebre in duomo a Bolzano. Golser non ha ripercorso la carriera politica di Magnago (''altri, piu' epserti di me lo hanno già fatto'', ha detto), ricordano invece alcuni passi della sua vita.
In particolare ha ricordato il periodo della guerra, la ferita e l'amputazione della gamba, il rapporto che legava Magnago con la moglie Sofia, già morta da alcuni anni.
''E' stato un grande uomo di questa Europa e resterà per sempre uno dei padri di questo Alto Adige davanti a cui ci dobbiamo inchinare''. E' quanto ha affermato il cancelliere austriaco Werner Faymann, entrando nel Duomo di Bolzano per i funerali di Silvius Magnago.
''E' stato - ha proseguito Faymann - un uomo del dialogo e della mediazione, che si è sempre opposto alla violenza. Non l'ho conosciuto di persona, ma per gli austriaci della mia generazione resterà sempre una grande personalità carismatica''.
Il vicecancelliere Josef Proell ha sottolineato come ''Magnago abbia scritto una parte della storia dell'Alto Adige e dell'intera regione. Ha condotto - ha concluso Proell - l'Alto Adige nel cuore dell'Europa. Magnago ha sempre rappresentato alti principi morali e democristiani''.