A Bolzano già si studia come tagliare

Indennità: i consigliri di Trento restano a guardare, Rosa thaler (Svp) e Pd altoatesino, invece, già si muovono



BOLZANO. Sforbiciata ai costi della politica. Qualcosa si muove dai cugini altoatesini. Ci pensano Svp, Pd e presidente del consiglio provinciale Mauro Minniti (Pdl), oltre a diversi gruppi di minoranza. L’impegno è di rivedersi a settembre per discutere un nuovo pacchetto di misure.
 
Rosa Thaler (Svp), presidente del consiglio regionale, ha annunciato che convocherà i capigruppo alla ripresa dei lavori. Il capogruppo provinciale e regionale della Svp Elmar Pichler Rolle si è dichiarato possibilista.

Il punto sarà quanto i gruppi accetteranno di tagliare da benefit e indennità. Sugli stipendi dei consiglieri provinciali-regionali decide il consiglio regionale. Su giunta e ufficio di presidenza del consiglio provinciale è competente il consiglio provinciale. Domani sarà questo l’argomento trattato dall’assemblea del Pd. L’assessore Christian Tommasini ha già sondato esponenti del gruppo regionale del Pd. La proposta che verrà discussa in piazza Domenicani si muove su tre direzioni. Verifica sui contestati benefit, riduzione delle indennità e revisione dell’addizionale Irpef, come misura direttamente a vantaggio delle famiglie. Per quanto riguarda le indennità, l’ipotesi del Pd è di rafforzare di qualche punto percentuale i tagli varati a fine 2009. Per i consiglieri provinciali era stato deciso di congelare l’indennità lorda di 14.359 euro, bloccando l’adeguamento Istat fino ad arrivare al 7,5%. Oltre a questo 7,5%, la giunta provinciale aveva aggiunto una vera e propria decurtazione, fino a raggiungere il 15% in meno. Così l’indennità aggiuntiva del presidente provinciale era scesa dal 90 all’83% sulla paga dei consiglieri. I vicepresidenti sono passati dall’80% al 74%, gli assessori dal 70 al 65%. L’indennità ormai celebre di Luis Durnwalder si è attestata su 26.276 euro lordi. Secondo il Pd la giunta potrà fare un piccolo sforzo in più e tagliare un altro 5%, arrivando a una riduzione complessiva del 20%.
 
I consiglieri dal 7,5% di mancati aumenti potrebbero arrivare al 10%. Segnali necessari, sottolineano al Pd, nel pieno di una crisi che vede i cittadini protestare «contro la politica che impone sacrifici, ma non dà alcun contributo di serietà e responsabilità».
 Anche Minniti ammette che tra Provincia e Regione si sono accumulati una serie di benefit «su cui dobbiamo ragionare. Sono d’accordo anch’io che il doppio rimborso chilometrico da 8000 mila chilometri all’anno più altri 8000 (un terzo del costo della benzina) non ha senso».













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