A 15 e 16 anni incendiano un furgone col petardo
I due ragazzini di Pergine sono stati denunciati dai carabinieri che li hanno «incastrati» grazie alle telecamere. Hanno provocato danni per 5 mila euro
TRENTO. Mentre lo facevano probabilmente non avevano neppure pensato alle conseguenze che avrebbero potuto provocare. Lo hanno fatto così, con leggerezza ma per il codice penale si tratta di un reato. E quindi sono stati denunciati. Loro sono due ragazzini di Pergine, un quindicenne e un sedicenne che hanno dato fuoco ad un furgone (bruciando leggermente anche quello che era parcheggiato vicino) con un petardo. E provocando danni per 5 mila euro. Ad incastrarli le riprese di videosorveglianza della zona che sono state esaminati dai carabinieri perginesi e che hanno portato alla denuncia dei due minorenni per «danneggiamento seguito da incendio», reato che prevede una reclusione dai 6 mesi ai due anni. E ora il fascicolo è sul tavolo del tribunale dei minori che si dovrà occupare dei due.
I fatti risalgono allo scorso 24 novembre quando, in pieno giorno ed esattamente pochi minuti prima delle 13, era andato a fuoco un furgone Nissan che era parcheggiato in via San Pietro. Le fiamme avevano avvolto la parte anteriore del mezzo ed erano andate a toccare anche un mezzo che si trovava nei pressi. Sul posto i vigili del fuoco che hanno spento l’incendio e anche i carabinieri. Inizialmente sembrava che si trattasse di un rogo accidentale, forse provocato da un corto circuito. Ma ai carabinieri la faccenda appariva comunque strana e così sono iniziate le verifiche per far luce sul fatto. In zona ci sono diverse telecamere ed è proprio da queste che parte l’indagine. Vengono visionate quelle della zona limitrofa all’incendio nei momenti appena precedenti. E le riprese raccontano di due ragazzini, di due amici, che all’uscita dalla scuola iniziano a scoppiare petardi. In largo anticipo rispetto al capodanno, camminano l’uno vicino all’altro e ogni tanto lanciato il petardo. Fino a quando arrivano vicini al furgone. Cosa abbiamo pensato in quel momento non è possibile capirlo dalle telecamere, ma i due si sarebbero guardati, avrebbero acceso l’ennesimo petardo e invece di lanciarlo lo avrebbero messo nella piccola cavità che si trova dove si incrociano parabrezza e cofano. E poi le telecamere immortalano ancora i due che se ne vanno. Il petardo intanto fa il suo «lavoro»: scoppia e, probabilmente per una serie di cause, dà vita ad un incendio che provoca ingenti danni al furgone. Con in mano questo racconto in diretta di quanto successo, i militari si mettono al lavoro per individuare i due adolescenti e arrivano ad un quindicenne e al suo amico di un anno più vecchio che è di origini nordafricane ma che da sempre vive in paese. I due vengono convocati assieme ai genitori e avrebbero ammesso ciò di cui sono accusati (difficile andar contro a quello che era stato ripreso dalle telecamere) ma senza riuscire a dare una spiegazione se non quella di averlo con leggerezza.
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