70 esuberi, ma la Whirlpool apre ai contratti di solidarietà
Vertice di cinque ore tra azienda e sindacati per il futuro dello stabilimento di Trento. Sono settanta gli esuberi previsti
TRENTO. Si è concluso mezzora fa il vertice tra il management di Whirlpool e i sindacati dei metalmeccanici trentini Fim Fiom e Uilm. In questo momento sindacati e rsu stanno illustrando alle lavoratrici ed ai lavoratori riuniti in assemblea l'esito del confronto.
Da prime indiscrezioni, durante il vertice odierno, durato oltre cinque ore, l'azienda avrebbe accordato la propria disponibilità all'attuazione di un contratto di solidarietà per limitare il numero dei licenziamenti e all'attivazione di tutti i meccanismi utili a ridurre l'impatto sociale degli esuberi, privilegiando l'eventuale messa in mobilità degli addetti prossimi alla pensione. Azienda e sindacati hanno inoltre stabilito la necessità di un nuovo incontro per la presentazione dettagliata del piano industriale e degli investimenti per il prossimo biennio.
«Come immaginavamo, non è stata e non sarà una trattativa facile. A fronte di una previsione negativa sui volumi di produzione, Whirlpool ci ha annunciato circa 70 esuberi spalmati nel biennio 2012-2013. Ma abbiamo strappato la disponibilità ad un contratto di solidarietà. Questa è la via maestra per ridurre, se non addirittura azzerare, i licenziamenti annunciati oggi. Non sarà semplice, ma l'obiettivo che ci siamo dati concordemente con l'assemblea dei lavoratori, è quello di ridurre al minimo l'impatto sociale di questa ristrutturazione».
Parla alla fine di una giornata intensa, Roberto Grasselli, segretario generale della Fiom del Trentino, una giornata iniziata alle 9 del mattino con l'avvio del confronto con il management Whirlpool allo stabilimento di Spini di Gardolo. Il confronto si è protratto per oltre cinque ore. Poi il passaggio in assemblea con i 530 dipendenti dello stabilimento trentino della multinazionale americana degli elettrodomestici.
«Se il contratto di solidarietà - continua Grasselli - ci deve permettere di ridurre, almeno nell'immediato, il numero, oggi insostenibile, di licenziamenti, abbiamo ottenuto dall'azienda anche l'impegno ad incentivare l'uscita dalla fabbrica di quei lavoratori che giungono alle soglie della pensione e che non si opporranno al licenziamento. Su questo fronte, rappresentanti sindacali e lavoratori sono fermissimi: l'azienda deve mettere in atto tutte le formule in grado di azzerare l'impatto sociale di questa riorganizzazione, realizzando nel contempo le premesse per l'uscita da questa grave situazione di crisi».
Il tema è allora quello degli investimenti. Per il segretario della Fiom è tempo di affrontare il nodo del piano industriale, perché solo a partire da quello si potrà comprendere la reale volontà di Whirlpool di sostenere lo sviluppo e la crescita dello stabilimento di Spini di Gardolo. «L'azienda - spiega il sindacalista - ci ha annunciato investimenti per 2,8 milioni di euro per il 2012. Si tratta di risorse che saranno destinate a nuovi prodotti e all'efficientamento dei processi produttivi e qualitativi. Abbiamo stabilito di discuterne nel dettaglio a breve in un incontro tecnico di approfondimento».
«Vogliamo garanzie - conclude Grasselli - che l'azienda continui la produzione in Trentino anche negli anni a venire. Per questo servono investimenti seri nei prossimi anni. Tra l'altro oggi non è stato escluso di aprire un ragionamento con attuale proprietà dello stabilimento, Trentino Sviluppo, per mettere in campo una serie di interventi sull'immobile per migliorarne l'efficienza energetica e ambientale, riducendo i costi e rendendo più competitivo lo stabilimento».