È morto pure Bartek, l’amico di Antonio 

I due erano assieme all’esterno di un locale quando sono stati colpiti: il bilancio delle vittime ora è salito a cinque


di Andrea Selva


TRENTO. Non solo Antonio Megalizzi, anche l’amico che martedì sera era con lui, Barto “Bartek” Niedzielski , 35 anni, è morto per le ferite riportate nell’attentato a Strasburgo: il bilancio delle vittime sale quindi a cinque. La notizia è stata diffusa ieri sera dal fratello di Bartek - Jacub Niedzielski - con un breve messaggio pubblicato al termine del quinto giorno di agonia dopo che già i medici nei giorni scorsi avevano dichiarato la morte cerebrale del giovane: «Mio fratello ci ha lasciati. Grazie per l’amore e la forza con cui l’avete sostenuto, continuerà a vegliare su di noi e a portarci la sua gioia».

Anche Bartek Niedzielski faceva parte del team di Europhonica (il programma radio universitario dedicato all’informazione sulle istituzioni europee) ed era considerato una figura molto importante della vita sociale di Strasburgo. Quel giorno era assieme ad Antonio Megalizzi e alle due colleghe italiane (Caterina Moser e Clara Rita Stevanato) all’esterno del locale Les Savons d’Hélène in rue Sainte-Hélène. Secondo la ricostruzione di alcuni web-media polacchi i due sarebbero stati colpiti dal terrorista Chérif Chekatt al quale avrebbero comunque impedito l’accesso al locale. Si tratta di uno scenario basato sulla testimonianza di alcuni testimoni vicini al giovane franco-polacco, ma che non coincide con la testimonianza delle due italiane sopravvissute all’episodio. Saranno gli investigatori francesi a mettere insieme tutti i tasselli sulla dinamica dell’accaduto.

Entrambi i giovani - Megalizzi e Niedzielski - erano stati ricoverati nel reparto di terapia intensiva, al terzo piano dell’ospedale Hautpierre di Strasburgo, in due stanze a pochi metri di distanza l’uno dall’altro. Entrambi sono stati colpiti al capo dalle pallottole del terrorista che - come è emerso in seguito - era un militante dell’Isis. Entrambi non hanno più ripreso conoscenza da martedì sera.

Intanto oggi verrà eseguita l’autopsia sul corpo del giovane trentino, come stabilito dagli inquirenti francesi. Quindi - quando arriverà il nulla osta degli investigatori - il corpo di Megalizzi sarà trasferito in Italia dove - nella cattedrale del Duomo di Trento - sarà celebrato il funerale. La data del funerale sarà fissata dalla famiglia solamente quando ci saranno certezze sui tempi del trasferimento.

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