Trento porta il Natale nelle Rsa, in carcere ed in ospedale: arte e musica per sconfiggere la solitudine
Le iniziative, attive per tutto il mese di dicembre, vedranno i residenti delle Rsa, ma anche gli “ospiti” di Spini, prendere parte a laboratori, concerti e altri tipi di attività creative: nel pieno spirito di “Trento, città del Natale”
TRENTO. Il Natale è felicità, sorrisi e luci: una festa da trascorrere con i propri cari, momenti da vivere intensamente e custodirne poi il ricordo nella mente e nel cuore. Per alcune persone però può essere fonte di sofferenza e profonda tristezza. Ed è verso di loro che Trento vuole mostrare una volta di più l’anima solidale che la definisce: un impegno che acquista ulteriore significato nell’anno ormai agli sgoccioli in cui la città è capitale europea del volontariato. In quest’ottica il Comune di Trento ha finanziato un programma di iniziative creato per portare (e ricreare) l’atmosfera natalizia nelle residenze assistenziali, nelle carceri e negli ospedali, affinché nessuno si senta davvero solo. Nasce così “Natale per tutti”, che rientra nel ricco programma di “Trento Città del Natale” sviluppato insieme all’Azienda per il turismo di Trento.
Tra le finalità del bando comunale c’è infatti quella di costruire una proposta diversificata, accessibile e inclusiva per raggiungere in maniera capillare la popolazione cittadina e rispondere ai bisogni nonché alle aspettative dei diversi pubblici. Il progetto si inserisce nell’ambito di una manifestazione, “Trento Città del Natale”, che insieme al Mercatino di Natale fino al 6 gennaio richiamerà in città centinaia di migliaia di visitatori, incantati dal meraviglioso clima che si respira tra le casette di legno dove si può apprezzare il meglio dell’eno-gastronomia e dell’artigianato locale, nelle vie, nelle piazze e negli edifici storici dove tutti i giorni si tengono eventi e attività di ogni genere, rivolte ad adulti e bambini. “L’Amministrazione intende in particolare sostenere e promuovere proposte culturali originali, innovative e inclusive, con tematiche coerenti con l’impostazione generale di “Trento Città del Natale”, in un’ottica di complementarità attiva tra pubblico e privato, nella consapevolezza dell’importanza cruciale che l’incremento di patrimonio cognitivo condiviso ha per lo sviluppo sociale ed economico della comunità intera”, spiega la vicesindaca e assessora alla cultura e al turismo di Trento Elisabetta Bozzarelli.
Il progetto prevede una proposta diversificata per le strutture a cui si rivolge: musica, teatro e poesia animeranno le giornate nella residenza assistenziale di Povo e nelle residenze San Bartolomeo, Stella del Mattino e De Tschiderer. Le storie per l’infanzia saranno protagoniste nei reparti di pediatria e chirurgia pediatrica dell’ospedale Santa Chiara, mentre nella casa circondariale di Spini verranno realizzati laboratori artistici legati al Natale. Le iniziative sono state finanziate con il contributo comunale a sostegno di associazioni, comitati e gruppi di volontari, ben lieti di mettere a disposizione tempo, capacità e risorse per questa causa. Si parte sabato 7 dicembre con un doppio appuntamento: nella Rsa Stella del Mattino avrà luogo un ballo con costume ottocentesco (seguito da recite di poesie e creazione di biglietti di auguri), nella Rsa San Bartolomeo invece si esibirà la banda giovanile del Corpo Musicale Città di Trento, che poi interagirà con gli ospiti della struttura.
Lunedì 9 prenderà il via una serie di incontri – che proseguiranno il 12, 16 e 19 dicembre – nel carcere di Spini con i detenuti che, guidati dalle artiste visuali del collettivo Slow Cinema, si cimenteranno nella realizzazione di un’opera d’arte collettiva, dando vita a un murale dal titolo “Magie d’inverno”. Nel corso del mese, ad allietare la degenza in ospedale dei bambini sarà l’associazione culturale “Bottom Up” attraverso il racconto di storie appassionanti. Non a caso, l’iniziativa prende il nome di “C’era una volta”. “Natale per tutti” rispecchia fedelmente la visione di una città accogliente che in questi anni abbiamo costruito e portato avanti attraverso azioni finalizzate a favorire la coesione e l’inclusione: si tratta di un complesso ma stimolante insieme di processi che interessano il contesto economico e culturale del nostro territorio.
L’attenzione alle persone e alla qualità della loro vita è un fattore imprescindibile per uno sviluppo sostenibile, che passa anche attraverso l’ideazione e il sostegno a progetti solidali. Solo così è possibile costruire un forte senso di comunità e farlo emergere”, sottolinea Matteo Agnolin, direttore di ApT Trento. Partecipazione e inclusione si ritrovano anche nel Mercatino del Volontariato e della Solidarietà, che rappresenta per i visitatori un’opportunità di incontro con associazioni ed enti benefici della Provincia di Trento. Fino al 6 gennaio, le casette collocate in piazza Battisti, forniranno informazioni dettagliate sulle proprie attività in vari ambiti d'intervento (servizi sociali, lotta all’emarginazione, sanità, educazione e formazione, protezione civile e difesa dell’ambiente, assistenza a disabili, anziani e bambini, cooperazione coi Paesi in via di sviluppo). C.L.