Trento Malé, capotreno aggredito sul treno non sorvegliato
Per una contestazione su un biglietto, un passeggero nordafricano si è infuriato. Il capotreno è stato spintonato e si è rifugiato nella cabina di servizio da cui ha chiamato i carabinieri
TRENTO. Un capotreno in servizio sulla ferrovia Trento-Malé è finito all’ospedale (in condizioni non gravi) in seguito a un’aggressione subita a bordo del treno da parte di un passeggero di origine nordafricana, in seguito a una discussione relativa al biglietto.
L’episodio è avvenuto poco prima delle 17 sul treno che da Mezzana era diretto verso Trento. Il passeggero - salito alla stazione di Dimaro - si è salito davanti al capotreno e quindi è andato a sedersi. Quindi - dopo la partenza, quando il capotreno lo ha raggiunto per chiedergli il biglietto - il passeggero ha detto di essere diretto verso Cles, ma che sarebbe comunque sceso a Malé (e ha acquistato quindi il biglietto per la tratta più breve).
Quando il treno è giunto a Malé la situazione è degenerata, come risulta dal rapporto effettuato sull’episodio a Trentino Trasporti: l’uomo infatti è sceso dal treno e quindi è risalito a bordo dopo aver timbrato un abbonamento. Il capotreno gli ha fatto notare che le regole impongono di aver un biglietto unico per tutta la tratta, ma il passeggero di origine straniera è diventato improvvisamente aggressivo: ha preso il capotreno a spintoni dal marciapiede fino alla porta opposta interna al treno e ha iniziato ad inveire nella sua lingua madre.
Di fronte allo scoppio di violenza è intervenuto anche un altro passeggero - cercando di capire il motivo del litigio - ma senza riuscire a riportare la calma tra il nordafricano e il capotreno. Alla fine quest’ultimo si è rifugiato nella cabina di servizio da cui ha chiamato i carabinieri. I militari - giunti sul posto - sono riusciti a far scendere dal treno l’uomo con fatica (hanno impiegato una decina di minuti) e quindi l’hanno denunciato, a piede libero, con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Il controllore invece si è fatto visitare dai medici del pronto soccorso che gli hanno riconosciuto lesioni guaribili in tre giorni.