lo scontro

Trento, consiglio straordinario sulle dimissioni di Benetollo

Si terrà lunedì 19 luglio. Richiesta delle minoranze che incalzano la giunta: “Sanità trentina in grave difficoltà, Segnana è in grado di occuparsene?”



TRENTO.  Si riunirà lunedì 19 luglio in seduta straordinaria, il Consiglio provinciale di Trento, per discutere delle dimissioni del direttore generale dell'Azienda sanitaria Pier Paolo Benetollo. L'ha concordato oggi pomeriggio (7 luglio) la Conferenza dei capigruppo, riunita dal presidente Walter Kaswalder a palazzo della Regione.

La richiesta è stata avanzata dalle minoranze dopo lo scontro consumatosi tra la giunta e il direttore dell'Apss: Benetollo ha rimesso il proprio mandato a disposizione della giunta a causa della sua mancata comunicazione sulla riconferma del primario di Ginecologia Tateo, giudicata inopportuna dal governatore Fugatti alla luce del caso di Sara Pedri, la ginecologa scomparsa il 4 marzo, e della situazione che si è venuta a creare nel reparto che è sotto i riflettori nazionali. 

Il governatore Fugatti ha dichiarato nei giorni scorsi che la giunta avrebbe deciso in pochi giorni se riconfermare la fiducia a Benetollo. Intanto al S.Chiara sono arrivati gli ispettori del ministro Speranza per far luce sulla situazione nel reparto.

I lavori d’aula - si legge in una nota del Consiglio provinciale - sono stati attivati dalle minoranze (prima firmataria Sara Ferrari), che ne hanno fatto richiesta come da regolamento, chiedendo alla Giunta di relazionare sulle dimissioni del direttore generale di Apss e sulla "grave situazione organizzativa della sanità trentina", nonché di chiarire "se ritenga ancora adeguata l'assessora alla sanità a gestire questa situazione".

Il Consiglio si riunirà dalle 14.30 alle 18.30. Sulla data ha obiettato Pietro De Godenz, ricordando che nelle stesse ore sarà impegnato nella commemorazione a Tesero del disastro di Stava.













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