Trento-Bondone, arriva lo stop definitivo per la 70.ma edizione
L'amarezza della Scuderia Trentina. Nelle ultime ore a sostegno della competizione si erano mossi anche il presidente dell’Aci ed esponenti del Governo, ma le autorità competenti non hanno cambiato posizione. L'incredulità di Faggioli
TRENTO. La Trento - Bondone 2020 non si farà! Sono infatti definitivamente tramontate le speranze della più storica e prestigiosa cronoscalata automobilistica del Mondo di poterla organizzare in linea con le ultime apertura sociali – sanitarie post Covid decise a livello nazionale.
Dal primo stop dello scorso ricevuto lo scorso 17 giugno il presidente Fiorenze Dalmeri e lo staff della Scuderia Trentina ha continuato a lavorare per cercare di garantire una situazione ottimale sul piano organizzativo, con costanti contatti sia con le autorità locali e nazionali poter giungere all’annuncio positivo.
Nelle ultime ore a sostegno della competizione si erano mossi anche il presidente dell’Aci ed esponenti del Governo ma la risposta delle autorità preposte non è mutata. Rimane l’amarezza di dover cancellare la competizione che nel mondo dell’automobilismo era vista come uno dei tasselli della ripresa agonistica, dopo il lungo e duro stop provocato dal Covid.
“A questo punto diamo a tutti l’appuntamento al 2021. C’è molta amarezza - commenta Fiorenzo Dalmeri, presidente della Scuderia Trentina - ma anche la consapevolezza che abbiamo provato sino all’ultimo minuto a far disputare la Trento Bondone. Di positivo resta la vicinanza che abbiano registrato in questi giorni da esponenti del mondo motoristico: dai semplici appassionati, ai piloti, alle scuderie, ai manager, agli organizzatori di altri eventi sino ai massimi esponenti nazionali e internazionali. Ringrazio la Fia e il presidente di ACI Angelo Sticchi Damiani, i vertici di Aci Sport, il presidente Pizzinini e il direttore Ansaldi di Aci Trento e i tanti amici che hanno affiancato la Scuderia Trentina nel tentativo di festeggiare quest’anno la 70.a edizione. Anche per questo devo ringraziare in rappresentanza di tutto il mondo motoristico Giancarlo Minardi, storico patron del Team di F1, la cui vicinanza è stata importante. Ma il 2020 si è rivelato in vero e proprio anno bisesto. Prendiamone atto, pronti a ripartire con ancora maggiore entusiasmo. In questi giorni abbiano ricevuto telefonate di incoraggiamento da decine e decine di esponenti del mondo dei motori – spiega il presidente della Scuderia Trentina –-: da piloti, manager, scuderie, organizzatori che ci hanno sollecitato non mollare… Mi ha fatto piacere la chiamata di Giancarlo Minardi, storico patron del Team di F1, che ci ha incitato ad organizzare la gara. Certamente ci stimola il sogno di poterlo fare e far valere così ancora una volta il palmares di più antica e prestigiosa cronoscalata al mondo. Ci stimola doppiamente considerando che la F1, il maggiore circuito Fia, aprirà solo in questo fine settimana il calendario 2020. Confermare la Trento Bondone 2020 avrebbe un significato importante per il nostro sport bloccato per mesi in Italia, in Europa e nel Mondo. E rappresenterebbe anche la conferma di come lo sport italiano goda di un grande prestigio organizzativo…. Ma tutto questo per ora non basta, perchè serve l’autorizzazione delle Autorità, senza il quale torneremo ai difficili momenti degli anni 80.
In una intervista alla Rai incredulità per la decisione è stata espressa da Simone Faggioli, uno dei grandi protagonisti della Trento Bondone e protagonista di grandi sfide con il trentino Cristian Merli. Se il problema per organizzare l’evento era il distanziamento sociale – questa la sintesi – certamente la Trento - Bondone con i suoi 17 km di tracciato era una occasione ideale. Peccato - conclude Dalmeri - la manifestazione rappresenta da sempre una grande opportunità per albergatori, ristoratori e più in generale per gli imprenditori economico-turistico della città e del Monte Bondone. E quest’anno per la Scuderia Trentina era l’occasione per dire grazie tangibilmente a chi per tanti anni ci ha sostenuto. Abbiamo creduto sino all’ultimo che gli appassionati di automobilismo si meritassero un attestato di fiducia da parte delle autorità, dopo aver dimostrato negli anni maturità e la capacità di mantenere comportamenti consoni.