Travolto da un albero, 33enne muore a Bagolino
Lavorava per la Salvadori Felice che ha sede anche a Storo. Il cordoglio della Fillea Cgil trentina: «Era un nostro iscritto. Di lavoro si continua a morire, servono più investimenti sulla sicurezza e sui controlli» (foto archivio)
TRENTO. Incidente mortale sul lavoro questa mattina (25 maggio) a Bagolino, in provincia di Brescia vicino al confine con la provincia di Trento. Un uomo di 33 anni è morto travolto da un albero che stava tagliando.
Il giovane operaio era dipendente di una ditta di costruzioni, la Salvadori Felice srl, che ha una sede anche a Storo, e storico iscritto Cgil.
«La notizia ci lascia sconvolti perché purtroppo in Italia e anche in Trentino di lavoro si continua a morire. Siamo vicini alla famiglia in questo momento così drammatico”. Lo dicono il segretario provinciale della Fillea Cgil Giampaolo Mastrogiuseppe e Venko Trpeski, responsabile territoriale.
Nel primo trimestre di quest’anno in Italia hanno perso la vita 196 lavoratori, la media di quindici vittime ogni settimana. “Accanto al dato drammatico delle morti bianche ci sono poi gli infortuni, che nei casi più gravi compromettono la possibilità di un’esistenza normale – proseguono i due sindacalisti -. Di sicurezza sul lavoro si fa sempre un gran parlare, ma alle parole di circostanza seguono purtroppo pochi fatti. Eppure prevenzione e controlli per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro dovrebbero essere una priorità. Servono però investimenti per rafforzare gli organici degli organi ispettivi e per fare cultura della sicurezza”.
"Anche in Trentino si è fatto troppo poco. Oggi che si inaugura il Festival dell’Economia e che si discute del futuro del futuro dobbiamo tristemente constatare che su questo aspetto siamo ancora molto indietro”, concludono i sindacalisti Fillea.