il dramma

Tragedia in val dei Mocheni: uccisa a martellate la pastora Agitu

La donna era diventata il simbolo dell’integrazione in Trentino. Il corpo senza vita rinvenuto in casa: numerose le lesioni, compreso un colpo mortale alla testa. Arrestato un giovane che lavorava nella sua azienda agricola. Ha anche tentato la violenza sessuale
LE FOTO Una vita trascorsa a combattere contro le ingiustizie



FRASSILONGO. Una terribile notizia arriva dalla valle dei Mocheni: Agitu Gudeta Ideo, la giovane pastora diventata simbolo dell’integrazione in valle dei Mocheni, è stata trovata senza vita all’interno della sua abitazione, a Maso Villata.

La donna era nota per l'azienda agricola che aveva avviato, la Capra Felice, a Frassilongo.

Trovata morta la pastora Agitu, il simbolo dell'integrazione trentina

Dall'Etiopia alla valle dei Mocheni con il sogno di combattere per l'integrazione e contro le ingiustizie: la pastora Agitu Ideo Gudeta, 42 anni, è stata uccisa questa sera, martedì 29 dicembre, all'interno della sua abitazione a Frassilongo

I carabinieri sono giunti subito sul posto assieme al magistrato in attesa del medico legale.

Le attenzioni degli inquirenti si sono subito concentrate su un giovane africano che lavora nell'azienda agricola della donna, e con cui ci sarebbero stati recentemente degli screzi per questioni economiche. Nella notte l'arresto dopo la confessione (si veda l'aggiornamento in fondo).

Agitu Gudeta è stata anche oggetto di un tentativo di violenza sessuale mentre era a terra agonizzante. È uno dei particolari agghiaccianti emersi dall'interrogatorio dell'uomo.

Circa due anni fa, Agitu aveva ricevuto minacce a sfondo razziale e lo scorso mese di gennaio, l'autore era stato condannato a 9 mesi per lesioni dal tribunale di Trento ma non per stalking finalizzato alla discriminazione razziale, come chiedeva l'accusa. "Mi insultano, mi chiamano brutta negra, dicono che me ne devo andare e che questo non è il mio posto" aveva denunciato ai carabinieri.

Solo due mesi Agitu aveva ricevuto la Bandiera verde di Legambiente. La cerimonia si era svolta a Trento, nel negozio di piazza Venezia che la donna aveva aperto da poco. La motivazione del riconoscimento parlava di «determinazione e passione nel portare avanti un’importante esempio di difesa del territorio, di imprenditoria sostenibile e di integrazione».

«Sono soddisfatta, questo riconoscimento importante è per me inaspettato ed è una gioia», erano state le prime parole pronunciate dalla pastora. Nell’occasione, i vertici locali di Legambiente avevano ricordato la storia di Agitu, «imprenditrice arrivata in Trentino dall’Etiopia, dopo essere fuggita con la famiglia per le minacce di arresto da parte del governo, visto il suo impegno contro il fenomeno del landgrabbing, vale a dire l’accaparramento di terre da parte di multinazionali, a danno degli agricoltori locali. Nella provincia di Trento ha creato un’azienda agricola che si occupa dell’allevamento di capre, recuperando allo scopo terreni demaniali abbandonati da altri allevatori o coltivatori e ristrutturando un vecchio edificio cadente, ricavandone un caseificio. Da quando si è insediata ha lavorato sempre con profondo rispetto del territorio, contribuendo alla sua cura e valorizzando anche le razze caprine autoctone. Le capre del suo allevamento, condotto attraverso il metodo biologico, sono infatti di razza Mochena, una razza locale a rischio di estinzione».

Sul suo profilo Fb aveva appena scritto "Buon Natale a te che vieni dal sud, buon natale a te che vieni dal nord, buon natale a te che vieni dal mare, buon natale per una nuova visione e consapevolezza nei nostri cuori".

AGGIORNAMENTO del 30 dicembre: Nella notte Suleiman Adams, un ghanese di 32 anni, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Borgo Valsugana, dopo avere reso un'ampia confessione prima spontaneamente e a poi in sede di interrogatorio in presenza del difensore. Nell’azienda di Agitu Gudeta era incaricato di pascolare le capre. All'origine del gesto ci sarebbero questioni economiche, sembra legate a uno stipendio che l’uomo avrebbe rivendicato come non pagato.













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