Terminata la missione roghi in Sicilia: 60 pompieri trentini impegnati per quasi 20 giorni
Sono rientrati dall’isola dopo un duro impegno nell’isola
TRENTO. Per più di due settimane oltre 60 uomini e donne - divisi in due turni - provenienti dal Trentino hanno operato in Sicilia per contrastare gli incendi che hanno colpito l’isola. E ieri è iniziato il rientro con l’arrivo in Trentino dei mezzi pesanti del contingente della Protezione civile della Provincia autonoma di Trento, assieme a quello degli altri territori che sono stati coordinati sul posto (Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Provincia autonoma di Bolzano).
A partire dallo scorso 2 agosto, il personale trentino è stato impegnato nelle operazioni di vigilanza antincendio e negli interventi sui focolai attivi principalmente nelle province di Palermo e Messina.
Un’attività intensa che ogni giorno iniziava verso le 8 del mattino e si protraeva anche fino alle 22, o in qualche caso oltre, a seconda delle necessità. Accanto ad una massiccia delegazione dei vigili del fuoco volontari dei Distretti “Alto Garda e Ledro” e “Giudicarie”, sono entrati in azione i vigili del fuoco permanenti, oltre ai dipendenti del Servizio prevenzione rischi, del Servizio foreste e del Servizio antincendi e protezione civile e Cue della Provincia.
Il loro arrivo sul posto era stato preceduto dal team di Scouting del Trentino, che aveva compiti di coordinamento nei confronti delle colonne delle regioni e di contatto con la Protezione civile siciliana. I volontari sono arrivati in Trentino con furgoni e jeep nelle scorse ore, mentre la restante parte del contingente trentino approderà in serata in nave al porto di Livorno assieme ai tre mezzi pesanti con i quali sono stati trasportati in Sicilia pick-up, unimog, autobotti e rimorchi.