Telecamere, in Alto Adige la rete si allarga ad Egna e ad altri 7 Comuni
Via libera ai progetti anche per Laives, Castelrotto, Cornedo all'Isarco, Vadena, San Martino in Badia, Marlengo e Magrè sulla Strada del Vino. Il commissario del governo Cusumano li inoltrerà al ministero dell'Interno per il finanziamento
BOLZANO. Il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica ha approvato i progetti di installazione e di implementazione di sistemi di videosorveglianza presentati dai Comuni di Laives, Egna, Castelrotto, Cornedo all'Isarco, Vadena, San Martino in Badia, Marlengo e Magrè sulla Strada del Vino. I progetti sono corredati, spiega una nota, dai patti per la sicurezza urbana già sottoscritti con i sindaci dei Comuni interessati e muniti del parere favorevole della sezione telecomunicazioni della polizia di stato.
Il commissariato del governo, Vito Cusumano, li inoltrerà al ministero dell'Interno per l'erogazione dei finanziamenti sulla base di una gradutatoria a livello nazionale. Nel corso dell'incontro, aggiunge la nota, è stata ribadita "l'importanza di proseguire nella realizzazione di un'articolata rete di videosorveglianza a livello provinciale - già attiva in 53 Comuni dell'Alto Adige - in grado di potenziare l'attività di prevenzione e di contrasto alle fenomenologie delittuose nonché al degrado urbano".