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Tar, «decreto abbattimento lupi resta valido»

«Deve essere assicurata la preminente tutela all’attività economica», scrive il presidente Fulvio Rocco. Il Tar si pronuncerà il 14 settembre 



TRENTO. Dopo i ricorsi presentati dagli animalisti, il presidente del Tar di Trento, Fulvio Rocco, ha disposto la trattazione in sede collegiale dell'incidente cautelare sul decreto del presidente della Provincia di Trento che autorizza l'abbattimento di due lupi sul versante trentino dei Monti Lessini deciso dopo che sedici bovini e due asini sono stati predati nel pascolo di Malga Boldera. La struttura, di proprietà del Comune di Ala, è gestita dalla Società allevatori. L'ultimo attacco, ai danni di tre vitelle, risale al 22 luglio scorso.

Il provvedimento del Tribunale amministrativo ha fissato la camera di consiglio il 14 settembre prossimo. Intanto il decreto firmato da Fugatti per l'abbattimento resta in vigore. I ricorsi presentati sono tre: quello di Leal, quello di Enpa, Oipa e Leida e quello di Lndc, Lav e Wwf. Altrettanti i decreti del Tar in cui il presidente arriva alle medesime decisioni. Dispone che le parti - associazioni promotrici dei ricorsi, Provincia autonoma di Trento, Comune di Ala - forniscano documentazione e chiarimenti scritti necessari ai fini della decisione sulla causa.

Nei decreti il presidente del Tar sottolinea che provvederà «entro l'ordinatorio termine dell'8 agosto 2023 all'adozione delle proprie eventuali misure cautelari, rimanendo nel frattempo confermata la piena vigenza del provvedimento impugnato: e ciò in quanto nella comparazione degli interessi coinvolti deve essere contingentemente assicurata preminente tutela all'attività economica già colpita con grave danno dalle pregresse incursioni del branco di lupi presente in zona». 













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