Sussidi universitari, la Guardia di Finanza rafforzerà i controlli: «Benefici solo a chi ne ha diritto»
Firmato l’accordo con l’Opera universitaria di Trento per azioni di verifica sulle posizioni di reddito e patrimonio dei beneficiari degli aiuti
TRENTO. La Guardia di Finanza ed l’Opera universitaria di Trento hanno firmato un Protocollo d'intesa per sviluppare forme di collaborazione nelle azioni di controllo delle posizioni reddituali e patrimoniali dei soggetti beneficiari di sussidi universitari. Hanno sottoscritto l'intesa il comandante regionale della Guardia di finanza Guido Zelano e la presidente di Opera universitaria Maria Laura Frigotto.
Il passaggio - informa una nota - formalizza a livello locale una collaborazione stabilita a livello nazionale lo scorso 5 giugno. Oltre a semplificare e a rendere più efficaci i controlli, il patto ha lo scopo di evitare che il sussidio universitario venga dato a chi non ne abbia realmente il diritto.
La collaborazione prevede la messa a disposizione, da parte di Opera, delle informazioni e dei dati relativi ai destinatari delle misure di sostegno e l'emanazione, entro tre mesi dalla sottoscrizione dell'atto, in collaborazione con l'Associazione nazionale degli organismi per il diritto allo studio, di linee guida funzionali al raggiungimento degli obiettivi indicati nell'accordo.
La Guardia di Finanza eserciterà le funzioni di verifica e controllo di queste informazioni nei confronti di soggetti richiedenti connotati da profili di anomalia, comunicando ad Opera gli esiti dell'attività. "Questa collaborazione - commenta la presidente di Opera universitaria Maria Laura Frigotto - ci permetterà di semplificare e rafforzare il sistema dei controlli sui benefici erogati, potendo contare sulle competenze della Guardia di Finanza, e dunque su un approccio sistemico, coordinato ed omogeno. Ciò consentirà di rendere più efficace il Diritto allo studio, destinandolo a quanti ne hanno davvero bisogno".