Sos medici, per attrarli in Trentino l’Azienda sanitaria prepara aiuti logistici e facilitazioni
L’assessora Segnana: «Pronto soccorso, carenza in tutta Italia. Ci si ruba il personale tra regioni»
TRENTO. Per sopperire alla carenza di medici, ed attrarli in Trentino, l’Azienda sanitaria provinciale sta sviluppando un progetto di attrattività attraverso nuove forme di comunicazione, aiuto logistico a chi arriva e proposte per favorire le carriere (tra cui facilitazioni agli spostamenti). Lo ha detto il direttore dell’Apss Antonio Ferro oggi (17 giugno) in conferenza stampa.
"Nel panorama italiano assistiamo a medici, soprattutto giovani, che preferiscono non lavorare in regime di tempo determinato per questioni di detrazioni fiscali. Per questo spesso i concorsi vanno deserti, ma per alcune tipologie specifiche, come pronto soccorso, radiologia e medicina generale, c'è un problema cronico legato a mancanza di accesso alle borse di specialità. Purtroppo, a causa della mancanza di regole standard di mercato, assistiamo ad un rialzo poco etico delle quote richieste in libera professione, con una corsa all'aumento delle tariffe", ha specificato il direttore dell'Azienda.
"Oggettivamente assistiamo ad una carenza dei medici di pronto soccorso in tutta Italia, e ci si ruba il personale tra regioni. Il fatto è dovuto ad una mancata programmazione sulle specialità e sulle borse di studio, ma come provincia autonoma riusciamo ancora a reggere, grazie ad un lavoro di rete e all'attivazione dei medici di libera professione", ha detto l’assessora alla salute Stefania Segnana, precisando come non sia in corso "una fuga di personale".