Scontro sui tir al Brennero, Salvini a Vienna: «I blocchi non funzionano». Ma Kompatscher: «A22 al limite, serve un sistema di prenotazione»
Il ministro dei trasporti: «Si rispettino i trattati europei». Conftrasporto: «Pronti ad azioni di protesta, gli slot non sono la soluzione»
ROMA. "E’ opportuno evidenziare che i blocchi unilaterali di Vienna non hanno ridotto la circolazione dei mezzi e che, nonostante l'aumento consistente del traffico, i rilevamenti della qualità dell'aria continuano a migliorare grazie allo sforzo degli autotrasportatori che hanno investito sul parco mezzi”. Così in una nota il ministero delle infrastrutture e dei trasporti guidato da Matteo Salvini risponde al richiamo di Vienna a Roma a tornare al tavolo dei colloqui.
Il Mit, si legge nel comunicato, "è pronto a confrontarsi con spirito costruttivo e concreto con tutti gli omologhi e in particolare con la collega austriaca” (la ministra dei trasporti Leonore Gewessler, ndr) ) a proposito del dossier Brennero, ricordando però che "l'Italia chiede semplicemente il rispetto dei Trattati europei. Il nostro Paese - afferma il ministero - non nega il problema di traffico al Brennero e infatti sta investendo risorse significative per il tunnel ferroviario. L'Italia - conclude il Mit - ha arterie stradali molto più trafficate rispetto al Brennero".
Sul tema è intervenuto anche il governatore altoatesino Arno Kompatscher che rinnova il suo appello "per un dialogo costruttivo tra tutte le parti coinvolte: il 'o così o niente' non porta da nessuna parte". "Il fatto è - continua Kompatscher - che l'autostrada del Brennero è al limite ed è necessario un sistema di dosaggio". L'attuale modello funziona "in modo insoddisfacente" e ha "effetti su Baviera e Alto Adige, Trentino e Veneto". "È quindi necessario un ulteriore sviluppo del sistema di dosaggio nella logica di un corridoio che parte da Verona e arriva alla Baviera, utilizzando le nuove possibilità digitali", sottolinea Kompatscher. "Lo studio su un modello 'slot' commissionato dall'Alto Adige punta proprio in questa direzione. Si tratta di un sistema di dosaggio che garantisce i flussi di traffico e allo stesso tempo la tutela di chi vive lungo l'autostrada, riducendo l'inquinamento e il rumore".
Ma gli autotrasportatori non ci stanno. "Dispotico e incomprensibile", così il segretario generale di Conftrasporto-Confcommercio Pasquale Russo definisce l'atteggiamento dell'Austria nei confronti dell'Italia sul contingentamento dei Tir al Brennero, "un'imposizione decennale, unilaterale, avallata oggi dalla ministra austriaca Leonore Gewessler, che si dice irritata per le rimostranze avanzate in questi anni dal nostro Paese". "La Gewessler ritiene i divieti 'misure indispensabili per la qualità della vita in Tirolo', noi pensiamo siano atti di prepotenza di un Paese nei confronti di un altro all'interno della stessa Unione europea - attacca Russo - Il comportamento dell'Austria è inammissibile e discriminatorio nei confronti dell'economia e delle imprese italiane. Bisogna porre fine, da subito, a quella che è una prevaricazione bella e buona". "Il ministro austriaco dichiara di voler risolvere un problema, ma la politica dei divieti austriaci ha storicamente fatto pagare un conto salatissimo non solo all'autotrasporto italiano, ma a tutte le imprese del nostro mondo produttivo. Chiediamo che, dopo le 'enne' segnalazioni partite dal nostro Paese, anche l'Europa si faccia garante del rispetto dei trattati sulla libera circolazione delle persone e delle merci all'interno dell'Unione Europea. Non escludiamo anche azioni di protesta qualora non si arrivasse a trovare una soluzione condivisa fra tutti gli stati europei, che non può essere, ovviamente, quella dell'autostrada 'su prenotazione'", conclude il segretario di Conftrasporto.