«Sarà un 25 aprile di giovani, musica e lotta»
Il programma trentino: nella mattina le cerimonie in memoria e il corteo, nel pomeriggio incontri culturali su storia, ecologia e lotta per i diritti nel mondo. Il piatto forte è il «concertone» serale
TRENTO. Sarà un 25 aprile «speciale», anche a Trento. A rendere tale la ricorrenza della Festa della Liberazione, sono state nei giorni scorsi le polemiche alimentate prima dal presidente del Senato Ignazio La Russa sulla strage delle Fosse Ardeatine, e poi il ministro Lollobrigida. Per questo, il motto scelto dall’Arci nazionale è «Il 25 aprile è divisivo (se sei razzista)».
Ieri il Comitato Provinciale di Arci del Trentino ha presentato il programma della Festa che si terrà a Trento, al parco del quartiere delle Albere. A parlarne, non solo Andrea La Malfa Presidente di Arci del trentino aps, ma anche Mario Cossali Presidente Anpi del trentino; Elisabetta Bozzarelli assessora con delega in materia di politiche giovanili, formazione, istruzione, cultura, biblioteche e turismo del Comune; Andrea Grosselli segretario generale Cgil del trentino; Alberto Baggio responsabile organizzativo della manifestazione. La giornata sarà scandita da approfondimenti, cultura e poi ovviamente tanta musica, per una ricorrenza amata dai giovani.
Al Parco Fratelli Michelin sarà quindi «una giornata all'insegna della cultura e del divertimento, un 25 Aprile indimenticabile, tra pranzo, conferenze e poi tanta tanta musica».
Per cominciare ci saranno le cerimonie ufficiali del Comune: alle ore 9.15 nella Chiesa S. Francesco Saverio, via Belenzani, la celebrazione della S. Messa in ricordo dei Caduti. Celebra don Marco Morelli. Alle 10 il corteo con deposizione corone alle lapidi di Palazzo Thun, al Monumento ai Caduti presso piazza Portela, ex IMI presso la Provincia, galleria Partigiani e piazza Mario Pasi. Accompagna il corteo il Corpo musicale Città di Trento. Alle 11 a Palazzo Geremia (Salone di rappresentanza) la Cerimonia di commemorazione con gli interventi istituzionali di Franco Ianeselli, Sindaco di Trento; Maurizio Fugatti, Presidente della Provincia; Filippo Santarelli, Commissario del Governo.
La parola poi per le relazioni «1943: l’anno della scelta» di Mario Cossali, Presidente Anpi del Trentino, e di Giuseppe Ferrandi, Direttore della Fondazione Museo storico del Trentino. La Cerimonia verrà accompagnata dall’esibizione del Coro “Bella Ciao”. Poi un corteo raggiungerà le Albere. Lì si inizierà già all’ora di pranzo, alle 12, con la «Pastasciutta Antifascista» (su prenotazione).
«Pranzeremo insieme al parco, sostenendo l'iniziativa della Giornata della Liberazione e ricordando il celebre episodio dei fratelli Cervi. Quindi pastasciutta, acqua, bevanda a scelta, caffé a 10 euro (10 per gli studenti), in collaborazione con Anpi e Circolo Le Fontane. Dalle ore 14.15 gli appuntamenti culturali. Si inizia con «Abi(li)tare la memoria», con lo storico Francesco Filippi. Poi «Donne, vita, libertà», un focus sulla lotta delle donne in Iran, con A. Campedelli, S. Hejazi, Raffaele Crocco. A seguire, «Per un'ecologia dell'impegno» con Sofia Pasotto.
Il momento tanto atteso, però, è lo spettacolo, che inizierà già dalle ore 18.15. Per primi, sul palco, «Poesia Potente, Chitarra Tonante», un duo con uno spettacolo fra spoken poetry e musica. Poi il cantautore trentino Milo Brugnara, ed i gruppi: «Degrado da Radici», « Lonely Blue», Fan Chaabi, España Circo Este, e per finire l’esplosiva «pizzica & taranta» attualizzata di « Diplomatico e il Collettivo Ninco Nanco».
Andrea La Malfa, Presidente di Arci del Trentino, ha sottolineato che «la Giornata della Liberazione rappresenta la radice della nostra Costituzione antifascista e della democrazia in Italia e celebra la sconfitta della dittatura fascista e la nascita della nostra Repubblica; sarà una giornata di festa, ricca di eventi ed iniziative». Per Andrea Grosselli, segretario Cgil del Trentino, «celebrare la libertà e la democrazia è importante ed è importante essere in piazza per testimoniarlo e per esprimere solidarietà verso tutti i Paesi nel mondo in cui cittadini e cittadine lottano per conquistare questi diritti. Pensiamo all’Ucraina, all’Iran, all’Afghanistan solo per citare tre esempi, tra i molti possibili. È importante celebrare la Festa della Liberazione anche per ricordare a tutti noi che la libertà e i diritti non sono acquisiti per sempre. Ne sono una dimostrazione in Italia anche i diritti della comunità LgbtQ+: proprio ieri è arrivata la dura presa di posizione del Parlamento europeo in merito per il nostro Paese così come per Polonia e Ungheria. Dobbiamo continuare a testimoniare e difendere la libertà.»
Mario Cossali, Presidente ANPI del Trentino ha ricordato che «il 25 Aprile è la festa della Repubblica e della Costituzione nata dalla Resistenza. È sempre più così, anche se la memoria resta divisa. Una ragione in più per dare al 25 aprile il significato di una festa nazionale, che infatti si celebra e si festeggia all’insegna dell’allegria non solo a Trento ma in tutta la Provincia».