Rsa, le famiglie non ci stanno: annunciata la protesta contro il passaggio a 1 infermiere ogni 15 pazienti
La manifestazione si unisce a quella dei sindacati, che lamentano le sempre peggiori condizioni di lavoro per il personale sanitario. In piazza il 25 e il 27 luglio
TRENTO. Crescono le proteste nel settore della sanità trentina. Dopo l'annuncio della protesta dei sindacati del settore sanità, fissata per mercoledì 27 luglio, aumenta anche la preoccupazione per la qualità dell’assistenza nelle residenze per anziani. In particolare, i famigliari dei residenti delle Rsa (Residenze Sanitarie Assistenziali) e delle Apsp (Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona) del Trentino hanno annunciato la protesta in piazza contro il ridimensionamento del rapporto tra infermieri e pazienti nelle strutture assistenziali del territorio.
La contestata modifica dei parametri infermieristici, prevista dal documento del dirigente generale Giancarlo Ruscitti approvato lo scorso 4 luglio, prevede il passaggio da un infermiere ogni 10 pazienti a uno ogni 15, decisione confermata ieri dalla Provincia.
Il presidio dei familiari – informa una nota – si terrà lunedì 25 luglio 2022, a partire dalle ore 10, davanti al Palazzo della Provincia di Trento, in piazza Dante.
«Si chiede – si legge nel comunicato – al pari di quanto è già stato proposto dai rappresentanti dei vari sindacati e degli ordini professionali sanitari, di rivedere con urgenza tali parametri infermieristici e di garantire un livello di qualità e di sicurezza della cura adeguato agli ospiti residenti delle Rsa e Apsp trentine».