Valdastico, anche Marco nicchia
«Il consiglio circoscrizionale non si esprime, aspettando gli eventi»
ROVERETO. Con l’ elezione di Fugatti presidente della Provincia, il tema del completamento dell’autostrada 31 della Valdastico è tornato di attualità. Se ne parla ciclicamente da 30 anni, ma qualcosa è cambiato: sia Trento che il Veneto si trovano per la prima volta sulla stessa posizione e per il completamento dell’opera e Fugatti vede come migliore la soluzione che fino ad oggi era stata scartata perché la più complicata: lo sbocco a Rovereto Sud, ovvero a Marco.
Proprio a Marco si doveva discuterne in Circoscrizione ma, scrive Renato Setti che proprio perché si doveva parlare di Valdastico ha seguito i lavori del consiglio, in realtà non se ne è parlato proprio.
«Mi attendevo - scrive Setti - che, date le recenti informazioni trapelate sul tema, le nette prese di posizione dei 5 sindaci dei Comuni del Pasubio a difesa del loro territorio, il precedente sollecito a pronunciarsi avanzato nell'assemblea circoscrizionale di presentazione del Bilancio 2019, si sviluppasse un appassionato dibattito che facesse emergere la chiara volontà dei consiglieri di tutelare quel territorio del quale sono i legittimi rappresentanti. Invece, con mio grande stupore, quando verso le 22 e 30 si è affrontato il punto in questione, ho dovuto assistere, oltre al veloce defilarsi dell'assessore al decentramento (presente per la trattazione del precedente argomento), ad un laconico soliloquio (spezzato solo dal documentato intervento di un consigliere di minoranza, mio omonimo) imbastito dal presidente Vaccari che, sostenendo l'approssimazione delle notizie fornite, sosteneva non esserci alcun motivo per pronunciarsi su una prospettiva così lontana a divenire e, considerava opportuno attendere cosa avrebbero detto al riguardo i promotori della pubblica assemblea che si svolgerà a Marco il prossimo lunedì, organizzata da tutte quelle Associazioni che hanno a cuore l'ambiente trentino, e non solo, così da poter giungere ad un pronunciamento più ponderato. Non ho potuto trattenermi dallo stigmatizzare immediatamente tale comportamento, ed ora a “mente fredda” torno a chiedere anche pubblicamente quanto ho chiesto al “mio” Presidente “Se il consiglio di circoscrizione è l'Istituzione eletta a rappresentare una comunità e il suo presidente ne interpreta lo spirito, perché tanta titubanza ad esprimere la preoccupazione che incombe sul paese di Marco qualora il nostro Governatore raggiungesse il suo obiettivo? (nel qual caso si prospetterebbe un tunnel in uscita dallo Zugna a ridosso dell'abitato per proseguire con un viadotto d'attraversamento di valle e ferrovia per congiungersi al casello dell' A22). Non si ritiene questo scenario impattante per una popolazione di 3.000 abitanti almeno quanto quello che ha motivato i 5 sindaci ad inviare una lettera aperta sia a Fugatti che al Ministro alle infrastrutture?
Nel secolo scorso Marco era Comune autonomo e certamente il sindaco non avrebbe indugiato un istante a difendere i suoi concittadini. Ora siamo Frazione di Rovereto e, se non possiamo pretendere che il sindaco Valduga si faccia interprete delle nostre istanze, ritengo legittimo aspettarsi che il presidente del nostro paese sia un po' più intraprendente».