Un giorno da campioni nel tempio del Celtic Glasgow
La gioia di Paride Zomer, portiere di 12 anni, che si è allenato con i coetanei scozzesi
ROVERETO. Una giornata di immersione totale nel mito del calcio. La visita allo stadio e al museo del Celtic a Glasgow, poi il doppio allenamento, mattina e pomeriggio, con i pari età scozzesi. L’incontro con i calciatori e la sera a seguire la partita di coppa del Celtic contro lo Zenit. Un fine settimana indimenticabile che ha permesso a Paride Zomer di respirare l’aria del grande calcio. E di mostrare le proprie qualità a persone ad esperti di livello mondiale. Cosa potrà venirne in futuro è assolutamente prematuro immaginarlo, ma a 12 anni è già bellissimo così.
Paride è tornato a Rovereto con l’entusiasmo e la soddisfazione a mille. Per ricominciare con gli allenamenti al Rovereto e alla scuola portieri del Verona. E ovviamente con la scuola e gli amici: la vita di tutti i giorni di un ragazzo della sua età, che ha anche la piena consapevolezza che il calcio è una passione e un gioco bellissimo, ma che la vita è anche altro, anche alla sua età. “Una bellissima esperienza”, dice. E più in là non va.
In Scozia ha confermato le ottime impressioni che i tecnici del Celtic avevano avuto in Italia, quando lo avevano selezionato tra tutti i partecipanti ai camp estivi per vivere questa avventura. Ora si valuta la possibilità di farlo tornare la prossima estate per due settimane in Scozia, ma è solo una ipotesi tutta da costruire. Di sicuro tornerà al Celtic Camp di Lavarone, la prima settimana di luglio.