«Strong in centro: nessuno sarà recluso in casa o in negozio»
L’assessore Chiesa risponde ai timori per l’invasione di 4000 atleti: «Studieremo tutte le misure per la sicurezza»
ROVERETO. Il 22 settembre, data fissata per la Strongmanrun, è ancora lontano ma già ora all’indomani dell’annuncio del tracciato in centro storico non mancano preoccupazioni e timori per le conseguenze dell’invasione dei 4000 “corridori pazzi”. «Meglio mettere le mani avanti subito per evitare di arrivare come al solito all’ultimo minuto con i problemi da risolvere. Problemi che riguardano la sicurezza e l’accessibilità al centro: chi abita sul percorso della gara non potrà uscire di casa per evitare di essere travolta da centinaia di “bisonti”? l’accesso ai negozi sarà garantino? e in che termini?» si chiedono i commercianti delle vie del centro interessate dal passaggio della corsa con partenza e arrivo in via Tartarotti. «A differenza degli anni scorsi siamo riusciti ad avere in anticipo il percorso della gara in modo ca concertare con residenti e commercianti tutte le azioni per organizzare nel modo migliore un evento importante per Rovereto» mette le mani avanti l’assessore alle attività economiche Ivo Chiesa. «Certo che il sabato, giorno della gara, ci saranno disagi per chi abita e lavora in centro, ma teniamo presente che vogliamo creare dei contenuti attorno alla manifestazione il giorno prima (magari con i negozi aperti il venerdì sera) e il giorno dopo. Non guardiamo soltanto al momento della gara che comunque dà visibilità al centro e quest’anno anche alla parte nord della città. Con gli operatori del commercio fisso e del mercato del sabato da metà giugno inizieremo a incontrarci per individuare le migliori modalità organizzative» puntualizza Chiesa. Che non nasconde le preoccupazioni dei negozianti «che potrebbero essere infastiditi nel momento dello svolgimento della manifestazione. In ogni caso troveremo le soluzioni per evitare che i negozi chiudano o che chi abiti in centro sia recluso in casa». Non sarà semplice nemmeno predisporre un piano per la sicurezza ma «metteremo in campo tutte le misure necessarie concordandole con la questura... Voglio concludere ricordando che vogliamo dare a tutti le opportunità di visibilità offerte dalla gara (l’anno scorso nella zona sud della città) cercando di spalmare i disagi su tutta la città coinvolgendola il più possibile».
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