Sicor, mobilitate anche le tute blu della Luxottica

Rovereto. Arriva dalla Luxottica la nuova dimostrazione di solidarietà nei confronti dei lavoratori della Sicor di Rovereto. Scadendo lo slogan “Buon sangue non mente”, ieri almeno 150 addetti dell’in...



Rovereto. Arriva dalla Luxottica la nuova dimostrazione di solidarietà nei confronti dei lavoratori della Sicor di Rovereto. Scadendo lo slogan “Buon sangue non mente”, ieri almeno 150 addetti dell’industria dell’occhialeria hanno partecipato a un presidio fuori dai cancelli della Sicor per dare sostegno alla lotta dei colleghi impegnati in una dura vertenza legata alla cancellazione degli accordi integrativi aziendali, con relativi tagli alle retribuzioni. «Nei giorni scorsi – spiega Aura Caraba (Fiom - Cgil) – i lavoratori Sicor hanno fatto volantinaggio tra i dipendenti Luxottica, ma visti i tempi molto stretti era imprevedibile una risposta così ampia e compatta. È un formidabile segnale di solidarietà per chi è in lotta, ma anche la dimostrazione che il mondo del lavoro trentino sta comprendendo con sempre maggiore forza la portata della vertenza che si sta giocando in Sicor, che non riguarda solo la perdita media di tremila euro all’anno, ma soprattutto l’irragionevolezza di una tale decisione. Intanto ai piani alti dell’azienda tutto tace. A oggi non c’è stato alcun tipo di risposta alla mobilitazione dei dipendenti». La protesta andrà avanti con le modalità che verranno concordate passo dopo passo in assemblea. È probabile che nei prossimi giorni altre aziende si schierino a fianco delle tute blu Sicor, perché la Fiom ha in programma di proseguire con le assemblee informative. Finora hanno espresso solidarietà i lavoratori di Dana, Pama, Bonfiglioli, Ebara, Siemens, San Carlo Snacks, Trentino Digitale e Gpi. Grandi segnali anche dai sindacati della Flai, del pubblico, dei pensionati e dei chimici della Cgil e dai metalmeccanici della Uilm.Da parte sua la Fiom ha portato la questione anche in direttivo, chiedendo alla Provincia di battere un colpo. Per i rappresentanti dei metalmeccanici della Cgil la giunta Fugatti finora sul caso ha tenuto un atteggiamento di indifferenza: «Se un’azienda che va bene e fa profitti decide con un’azione di forza di tagliare i salari dei lavoratori, e di fronte a tutto ciò la Provincia non interviene, si prospetta il crollo di un sistema, di un modello, quello che sinora aveva consentito al Trentino di godere di una pace sociale e di relazioni collaborative di stampo nordeuropeo». La Fiom si aspetta dalla giunta «risposte e azioni concrete, non solo qualche dichiarazione di circostanza, di fronte al brutale attacco ai lavoratori da parte di una multinazionale straniera». M.CASS.













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