Sequestrati i cassonetti per la raccolta dei vestiti usati
Erano una ventina ma il Comune li sta rimuovendo tutti: sono abusivi, creano degrado e non si sa chi se ne occupi
ROVERETO. I primi cinque erano spariti tra martedì e giovedì, ieri, 17 agosto, è toccato al sesto. Ma la sorte è segnata per tutti: il Comune sta procedendo al sequestro amministrativo e alla rimozione di tutti i cassonetti per i vestiti sparsi per la città.
E per una serie di ottimi motivi. Il primo è che sono completamente abusivi. Tanto che malgrado settimane di tentativi gli uffici comunali non sono riusciti a rintracciare in nessun modo le ditte che periodicamente li svuotano. Il secondo motivo è che messi, probabilmente non a caso, nelle zone marginali della città o su aree private ma accessibili al pubblico altrettanto poco utlizzate, finiscono per “innescare” delle vere e proprie discariche a cielo aperto.
Ma c’è anche un aspetto morale. Bianchi, gialli o blu che siano, quei cassonetti in metallo hanno in comune una caratteristica: fanno in qualche modo leva sul senso di solidarietà dei cittadini suggerendo l’idea, con le loro scritte, che gli abiti conferiti verranno destinati a persone che ne hanno bisogno e li riutilizzeranno. In verità finiscono al macero. Riciclati, per carità, ma sotto forma di stracci da lavoro o materie prime per tutt’altri prodotti.