«Scritte ingiuriose ancora silenzio dopo un anno»
Rovereto. Ad un anno di distanza dalle scritte ingiuriose contro Fugatti e la Valdastico sullo Zugna non sono stati individuati gli autori. E pensare che sarebbe «bastata un’indagine veloce: per...
Rovereto. Ad un anno di distanza dalle scritte ingiuriose contro Fugatti e la Valdastico sullo Zugna non sono stati individuati gli autori. E pensare che sarebbe «bastata un’indagine veloce: per raggiungere il trincerone si passa necessariamente da Albaredo, dove è in funzione uno strumento di rilevazione dei veicoli. Sarebbe stato così facile trovare i veri responsabili delle scritte e rimettere così le reali colpe». Lo afferma il consigliere comunale dei Verdi Ruggero Pozzer a quasi un anno di distanza dalla sua interrogazione sulla vicenda rimasta lettera morta. «La trasparenza è uno dei principi di buona amministrazione - sostiene Pozzer - La storia in questione riguarda un grave fatto di cronaca accaduto lo scorso anno sulla montagna di Rovereto. Oltre al caldo estivo, l’agosto 2019 si presentava bollente per il tema della Valdastico che la nuova Giunta provinciale sosteneva in maniera vivace. Il dibattito offriva la forte contrapposizione del mondo ambientalista che da sempre sostiene, non solo inutile e costosa, ma fortemente dannosa per il territorio tale eventuale realizzazione. Per parte sua il sindaco di Rovereto viaggiava ancora affermando il suo “bisogna capire bene i progetti” in modo da lasciarsi aperta ogni eventuale scelta a seconda di chi sarebbe stata la sua futura compagnia politica». Il consigliere dei Verdi ricorda che mercoledì 21 agosto 2019 la montagna dello Zugna si svegliava mostrando una serie di scritte vandaliche, dipinte sul fronte del “trincerone”. «Tali scritte, intimidatorie e offensive, erano rivolte al Presidente Fugatti. L’immediata reazione - scrive Prosser - avveniva da parte di componenti l’amministrazione provinciale che scatenavano la difesa del loro presidente, accusando il mondo ambientalista come responsabile delle scritte; modo ambientalista denominato allora addirittura “naziambientalista” con le seguenti dichiarazioni pubbliche: “ Le minacce di morte di qualche nazi-ambientalista nei confronti di Fugatti non possono far altro che convincerci del fatto che a non volere la realizzazione della Valdastico sia solamente un gruppo di facinorosi…” e ancora “Non saranno certo ignoti e codardi imbecilli a fermare il Trentino..” Facendo io parte di questo mondo ambientalista, non certo nazi, facinoroso, codardo e nemmeno imbecille, spiegavo il gesto come una probabile azione realizzata unicamente per mettere in cattiva luce l’ecologismo, e compiuta in realtà dai nemici della natura... A distanza di un anno la richiesta di far luce sulle scritte giace purtroppo inevasa. Che sia ancora colpa dei fantomatici nazi ambientalisti? O che sia semplicemente utile lasciare vive espressioni offensive verso chi è da sempre avverso, e non solo da oggi, alla realizzazione della Valdastico? Certamente ancora un cattivo segnale di mancata trasparenza».