LA FESTA

Rovereto, per Capodanno è concorrenza tra le piazze

La giunta assegna l’evento di piazza Rosmini a Unione e commercio. Carollo rilancia con un veglione in piazza S. Carlo


Giancarlo Rudari


ROVERETO. I roveretani la notte di Capodanno avranno l’imbarazzo della scelta: festeggiare in piazza Rosmini oppure in piazza San Carlo?

Vale a dire: scegliere il veglione che il Comune ha affidato a Unione commercio e turismo oppure quello che Agostino Carollo e la sua società Everness proporranno dopo essere stati esclusi dal Comune?

Insomma Rovereto si divide anche l’ultima notte dell’anno e le due piazze si fanno concorrenza, anche se i due eventi potrebbero in qualche modo vivacizzare la città facendo lavorare i locali del centro storico e quelli su corso Rosmini e vie adiacenti. Resta comunque il fatto che la scelta della giunta (chiamata ad esaminare due proposte di Carollo e una di Unione e commercio) ha scontentato Everness che non si è persa d’animo e si prepara a mettere in campo «un Capodanno come non si era mai visto in città» come afferma testualmente Carollo nell’annunciare però proteste e segnalazioni all’Autorità garante per la concorrenza.

Perché l’amministrazione comunale si è affidata a Unione commercio (in collaborazione con altre associazioni di categoria Confesercenti e Associazione artigiani e con il supporto promozionale dell’ Apt) invece che a Carollo?

Lasciando da parte i conflitti (mai sopiti) con Carollo e qualche tentativo di mediazione, la giunta in sostanza ha ritenuto più affidabile e conveniente il Capodanno di Ucts (contributo previsto di 14.000 euro contro i 20.000 chiesti da Carollo) in linea con «la tradizione della “Città della Pace”, città solidale». Infatti gli organizzatori dell’evento, oltre alla musica e ai dj, pensano «ad una manifestazione di solidarietà alle popolazioni colpite dalle devastanti trombe d’aria di fine ottobre» per sostenere «la campagna raccolta fondi “Calamità Trentino” promossa dalla Provincia. Inoltre ha pesato il no di Ucts allo street food per puntare al coinvolgimento di «ristoratori e pubblici esercizi del centro invitandoli ad allestire un servizio adeguato e propri momenti di intrattenimento con l’apertura serale della pista del ghiaccio all’Urban city».

E Carollo che fa? Ingoia il rospo e sta zitto? Nemmeno per sogno. Annuncia un veglione memorabile in piazza San Carlo con animazione, dj set e strutture mobili per bevande e cibo fino a notte inoltrata. E non manca la polemica: «Non si può fare una festa sotto l’albero di Natale che è il monumento agli alberi caduti in un disastro epocale. Eppoi noi avevamo annunciato una performance in piazza proprio il 31 dicembre. Infine - puntualizza Carollo - segnalerò all’Antitrust il comportamento del Comune che parla tanto di bandi poi fa una assegnazione diretta...»













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